MANTOVA – La classica goccia che sta facendo traboccare un vaso ormai colmo. Rischia di evaporare nel giro di poco tempo una delle attività storiche del centro cittadino: il ristorante Ai Garibaldini.
La scure degli aumenti vertiginosi di materie prime ed il caro bollette si è abbattuta anche su questa attività, che pur vantando trascorsi idilliaci, si trova ora a dover fare i conti con il rischio di chiudere l’attività.
Il grido d’allarme del titolare del ristorante, Antonio Ferraro, prende forza nel momento in cui proprio davanti all’ingresso del ristorante è stato posizionato un cantiere edile, che da mesi sta lavorando ad una ristrutturazione di un appartamento accanto.
“Così non si può proprio andare avanti – commenta amareggiato Ferraro -. Prima la pandemia, poi il caro energia ed ora questo cantiere che danneggia l’attività. Manco si vede più il ristorante, l’insegna, come se non esistessimo. Non solo, all’interno abbiamo il nostro spazio estivo, che si sviluppa in un cortiletto coperto da vigna e tende. Ecco, non passa giorno che mi ritrovia pulire i tavoli e il pavimento dalla tanta polvere che si accumula per via dei lavori. Io non so chi abbia potuto autorizzare questo cantiere accanto ad un’attività di ristorazione”.
Quella che potrebbe essere una bega tra vicini in realtà non è altro che un’ulteriore mazzata al lavoro di un’azienda di per sè già in ambasce. “Abbiamo superato la pandemia – continua Ferraro -, grazie ai sacrifici della mia famiglia, ma ora siamo davvero agli sgoccioli. E’ un anno che mi trovo questo cantiere di fianco e ne sono davvero successe di tutti i colori, tanto che a prescindere dalla situazione già critica mi vien voglia di mollare tutto”.
La fatica a pagare le bollette e a far fronte a tasse e fornitori si sta facendo sentire e programmare il futuro a questo punto è una grande incognita. “Abbiamo Festivaletteratura alle porte – chiosa Ferraro – e non sono in grado di dare disponibilità ad ospitare i gruppi all’aperto per via del cantiere. Se non riesco nemmeno a lavorare ditemi voi come faccio a sostenere le spese. Spese che tra l’altro si stanno facendo pressanti con l’Enel che minaccia di togliermi la corrente”. Anche il personale sta scarseggiando e anche per questo motivo il ristorante resta aperto solamente nel week end: “Mio figlio che era in cucina ha cambiato attività, io sono quasi rimasto solo e faccio quello che posso”. E non è detto che sia abbastanza.