MANTOVA La Guardia di Finanza di Mantova ha eseguito una serie di controlli volti a
contrastare il fenomeno del lavoro sommerso ed in particolare nei confronti di undici aziende commerciali (minimarket c.d. “negozi etnici”, commercio di
prodotti di telefonia) della provincia con l’identificazione di 16 lavoratori di cui 2 sono risultati completamente “in nero”, ovvero assunti senza alcun contratto di lavoro, mentre altri 8 sono risultati irregolari, ossia non in regola con la normativa vigente in termini di comunicazioni obbligatorie agli Enti previdenziali ed assistenziali. Nell’ambito dei controlli, inoltre, sono state riscontrate violazioni in ordine al pagamento delle
spettanze ai lavoratori, regolarmente assunti.
A seguito di un controllo in un centro massaggi dell’hinterland, gestito da un
cinese è stato, inoltre, rilevato che una delle due dipendenti sorprese a
lavorare – entrambe di origine extracomunitaria – era impiegata senza un regolare
permesso di soggiorno. I successivi accertamenti hanno anche consentito di appurare che
la stessa lavoratrice soggiornava sul territorio nazionale in condizione di clandestinità.
Analoga situazione, riferita all’impiego di personale non in regola con il permesso di
soggiorno era già stata rilevata dallo stesso Gruppo nei mesi scorsi, nell’ambito di un
controllo eseguito in un night-club della provincia.
Presso tale azienda erano state controllate in totale 28 posizioni lavorative, 5 delle quali
rivelatesi irregolari e ben 21 completamente “in nero”. Di questi ultimi lavoratori, 20 erano di origine extracomunitaria che, pur in possesso di un titolo valido a permanere sul territorio dello Stato (un permesso turistico), sono risultati invece ivi impiegati senza un regolare titolo (un permesso di soggiorno a fini di impiego). Nei giorni scorsi è stata conclusa la relativa attività ispettiva con l’irrogazione di sanzioni
amministrative per un importo di oltre 70.000 euro. Complessivamente, a seguito dei molteplici interventi eseguiti, sono state irrogate sanzioni amministrative per circa 97.000 euro, tre persone sono state deferite alla locale Procura della Repubblica e 3 attività sono state segnalate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di
Mantova per la sospensione temporanea dell’attività..