Le Polizie Locali di Mantova, Bergamo, Brescia e Cremona: cinque proposte alla Regione per rendere più efficiente la sicurezza urbana

MANTOVA  Cinque proposte alla Regione per rendere più efficiente l’azione delle polizie locali sul territorio. Le hanno presentate oggi nella sede di viale Fiume gli assessori comunali alla sicurezza di Mantova Iacopo Rebecchi, di Bergamo Giacomo Angeloni, di Brescia Valter Muchetti e di Cremona Santo Canale. Le proposte saranno portate al tavolo di coordinamento regionale in settembre. “Le polizie locali dei capoluoghi lombardi svolgono oggi un ruolo centrale nel garantire la sicurezza urbana e il presidio del territorio – hanno detto all’unisono gli amministratori -. Le responsabilità attribuite a questi corpi sono cresciute in modo significativo, senza che il quadro normativo e organizzativo si sia evoluto di pari passo.

Regione Lombardia è chiamata a esercitare pienamente il proprio ruolo di coordinamento e di indirizzo. Le proposte presentate vanno in questa direzione e si fondano su bisogni operativi reali. Aggiornamenti normativi, strumenti adeguati, accesso alle informazioni, formazione obbligatoria e risorse certe sono condizioni indispensabili per rafforzare la capacità operativa della Polizia Locale e rispondere alle richieste di sicurezza dei cittadini”.
Innanzitutto, viene premesso che bisogna aumentare gli stanziamenti della Regione ai Comuni sul tema della sicurezza, anziché tagliare le risorse come è avvenuto negli ultimi anni.
Quali le proposte operative? Intanto, l’aggiornamento del regolamento regionale sugli strumenti di autotutela, come l’utilizzo degli spray, dei bastoni estensibili, dei giubbotti protettivi e delle bodycam. Serve un allineamento tra tutti i comandi. In secondo luogo si chiede un accesso diretto al sistema Sdi per i Comuni capoluogo in via sperimentale per identificare in tempo reale, non solo l’identità, ma anche, se esistono, i precedenti reati. Terzo, investire di più sulla formazione obbligatoria. Infine, si sollecita una legge regionale per istituire gli street tutor, come è successo in Emilia Romagna, per far fronte delle movide che hanno un impatto negativo sui residenti.
All’incontro erano presenti anche il vicecomandante di Mantova Luigi Marcone, i comandanti di Bergamo Monica Porta, di Cremona Luca Iubini e il vicario di Brescia Roberto Novelli.