MANTOVA Il futuro del Migliaretto secondo la Lega. Lo hanno scritto gli esponenti locali del partito di Salvini che hanno presentato le proposte in una conferenza stampa ieri in città. “Per noi – ha sottolineato la consigliere regionale Alessandra Cappellari, affiancata da Romano Bondavalli e altri – rappresenta un tema strategico per lo sviluppo di Mantova e deve diventare un volano di crescita economica, innovazione tecnologica e sicurezza, in netta discontinuità rispetto all’approccio ideologico della sinistra, che vorrebbe destinare l’area a un semplice bosco urbano o area verde attrezzata”.
Cogliendo la palla al balzo rispetto alla apertura del sindaco Mattia Palazzi che aveva detto di raccogliere le idee per definire come utlizzare l’area in via di sdemanializzazione, la Lega ha elaborato un progetto articolato fondato su tre funzioni principali in un’ottica di rilancio della città. Innanzitutto, destinare un’area di emergenza e soccorso attrezzata per la gestione delle calamità naturali in modo da garantire assistenza alla popolazione in caso di emergenze. In secondo luogo, costruire un nuovo eliporto di soccorso per l’ospedale, un’infrastruttura sicura, operativa anche di notte e in condizioni meteo avverse, in grado di supportare l’attività sanitaria e la protezione civile, sostituendo quello attuale limitato e insicuro.
Infine, nel terreno ci sarebbe lo spazio per un centro di ricerca per la mobilità aerea avanzata. In definitiva, si tratterebbe di trasformare il Migliaretto in un polo tecnologico e di innovazione dedicato ai nuovi sistemi di trasporto aereo elettrificato e digitale, come i droni e i veicoli a decollo verticale.
L’area ospiterebbe, quindi, un centro di ricerca e di sperimentazione con la pista a prato, senza impatto ambientale, capace di attrarre aziende, start up, università e ricercatori, creando nuovi posti di lavoro qualificati e inserendo Mantova nel piano nazionale Enac dedicato alla mobilità aerea avanzata. La Lega ha anche annunciato di sostenere l’esposto in Procura di un iscritto al Carroccio in cui si chiede se al Migliaretto sono presenti opere abusive e se la procedura di sdemanializzazione sta seguendo un iter corretto.
Fiorenzo Cariola







































