Liste d’attesa infinite e caro medicine: il 60% dei cittadini rinuncia alle cure

MANTOVA  Crescono le preoccupazioni sullo stato di salute della sanità lombarda e quindi anche mantovana, da parte di Cisl Lombardia a seguito di un’indagine che ha evidenziato come i cittadini virgiliani stiano sempre più rinunciando alle cure sia per problemi economici che per i disservizi lamentati. A sottolinearlo è il segretario generale di Cisl Asse del Po, Ivan Zaffanella, nel corso di un incontro svoltosi in Regione Lombardia con il gruppo consiliare del Pd, nel quale il focus era appunto la sanità pubblica a livello locale. «Da una ricerca compiuta tra i nostri oltre undicimila iscritti a livello lombardo – spiega – sei cittadini su dieci rinunciano alle cura. Tra gli elementi che inducono a questo preoccupato atteggiamento vi è senza ombra di dubbio le lunghe liste d’attesa. Un 50% degli intervistati ha sottolineato come la scelta di rinunciare alle cure mediche sia da ricondurre agli elevati costi da affrontare per l’acquisto dei medicinali e per l’effettuazione delle visite mediche. Un altro tema che sta condizionando le persone sul versante medico è quello della logistica ovvero il più delle volte la distanza dal punto ove compiere le visite è tale da dissuadere la persona allo spostamento. Questi aspetti – ricorda Zaffanella – nel migliore dei casi, ovvero in quelle situazioni in cui la persona dispone delle risorse economiche, favoriscono il rivolgersi alla sanità privata». Come non bastasse, si evince dalle valutazioni proposte dal dirigente sindacale durante il confronto, a complicare ulteriormente la situazione vi è il costante calo del personale operante nel settore della sanità pubblica e in più, a questo, bisogna aggiungere il dato non certo confortante del continuo aumento dei casi d’infortunio sul lavoro.