MANTOVA – Arrivano anche i cani anti-droga, ma anche come elementi deterrenti per la micro-criminalità nei luoghi nevralgici cittadini. Lo ha annunciato l’assessore alla sicurezza Iacopo Rebecchi, che sul punto ha ottenuto il benestare della giunta di via Roma. L’atto di indirizzo al dirigente della Polizia locale Paolo Perantoni è di predisporre uno specifico progetto finalizzato alla costituzione di un’unità cinofila, evidenziandone i costi e i benefici.
«Tutte le città hanno bisogno di più agenti per il controllo del territorio – ha dichiarato il sindaco Mattia Palazzi –, ma purtroppo il governo è sordo alle esigenze di sicurezza urbana. Noi facciamo un ulteriore passo avanti, dotando la Polizia locale di unità cinofile molto importanti, soprattutto nel contrasto allo spaccio». E di rincalzo Rebecchi: «L’istituzione di un’unità cinofila rappresenta un passo avanti nelle strategie di prevenzione e controllo del territorio. L’impiego di cani appositamente addestrati ha già dimostrato la propria efficacia in diverse città del nord Italia e potrà essere un valido supporto per la nostra Polizia locale nelle attività di contrasto allo spaccio di droga, specialmente nelle aree più sensibili della città».
Negli ultimi anni precisa ancora l’assessore, «abbiamo potenziato la rete di videosorveglianza, passando da 150 a 920 telecamere, aumentato l’organico della Locale con 11 nuove unità, rinnovato completamente la flotta di veicoli, incluse le stazioni mobili, e assunto numerosi nuovi agenti. Ora vogliamo compiere un ulteriore passo avanti».
L’amministrazione quindi ritiene utile istituire tale unità speciale allo scopo di dare una risposta efficace al contrasto della microcriminalità, specie nella lotta allo spaccio di droga nei luoghi pubblici, nei giardini vicini alle scuole e nelle zone più isolate spesso prese di mira da malintenzionati. «Il semplice impiego dei cani addestrati costituirà un forte deterrente per chi pensa di poter occupare spazi pubblici per fini illeciti» conclude Rebecchi.