Madre e figlia aggredite a Lunetta: solidarietà, polemiche e anche una vetrina sfasciata

MANTOVA Richieste di intervento, condanna senza se e senza ma, messaggi di solidarietà. La politica si è mossa dopo l’aggressione a una 73enne e alla figlia, avvenuta l’altro ieri in viale Veneto a Lunetta. Sulla vicenda va fatta una precisazione: a colpire le due donne non è stato uno dei ragazzini della ormai famosa baby-gang locale ma una donna sui 40 anni probabilmente alterata dall’alcol, che prima aveva discusso con la sorella della vittima, la 69enne picchiata dalla baby-gang qualche giorno fa.  Poi quando la 73enne è uscita con la figlia la 40enne le si è scagliata contro e l’ha colpita con un pugno a un occhio, la figlia che è intervenuta ha riportato un trauma al polso ed è finita in ospedale. Quest’ultima nelle scorse ore ha dovuto fare fronte anche al danneggiamento della vetrata del suo negozio di parrucchiera; al momento non è emerso alcun collegamento fra i due episodi.  Ieri mattina il sindaco di Mantova Mattia Palazzi ha chiamato la 73enne, sorella della 69enne aggredita dalla baby-gang alcuni giorni fa, per esprimerle la sua solidarietà. Solidariretà anche dall’assessore alla Sicurezza del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi. «Quanto accaduto a Lunetta è grave – commenta Rebecchi -. Nell’area della Piastra si concentrano da tempo situazioni problematiche che vanno affrontate con serietà e metodo. Ma per farlo serve rigore: i fatti vanno ricostruiti con precisione, lasciando che Forze dell’Ordine e Procura operino con autonomia e competenza, senza pressioni né scorciatoie, per evitare generalizzazioni e di confondere episodi tra loro diversi. Non servono narrazioni allarmistiche che alimentano paura e pregiudizio. Servono soluzioni mirate. Lunetta non è un luogo degradato. È un quartiere che presenta criticità, ma anche pieno di vita, socialità e senso di comunità. Raccontare una realtà diversa per cercare consenso elettorale fa solo danni, al quartiere e all’intera città». Di ben altro tenore il commento sulla vicenda del capogruppo della Lega, Andrea Gorgati. «Episodi inauditi che stanno diventando, passatemi il termine, un’insopportabile quotidianità, che probabilmente alle orecchie di qualcuno significa normalità. Ma per noi e tutte le persone perbene non può essere questa la normalità – osserva Gorgati -; in una città delle dimensioni di Mantova, non si può aver timore a fare due passi o a prendere un bus. Ancora più insopportabile è la situazione di Lunetta: dopo le “minacce” del sindaco alle opposizioni di “stare alla larga”, forse è meglio stiano alla larga loro, dato che evidentemente non hanno ancora ben compreso il vortice delinquenziale in cui è stata risucchiata la città. Le aggressioni agli anziani sono fra i reati più fastidiosi e adesso cominciano a ripetersi con una cadenza disarmante. Questo non è più tollerabile. Piuttosto i nostri amministratori si decidano a mettere la polizia locale ad identificare continuamente le persone sospette».