Maltrattava e segregava la moglie: tre anni

MANTOVA – Tre anni di reclusione e ottomila euro di risarcimento alla parte civile. Questa la sentenza emessa ieri dai giudici del collegio del tribunale di Mantova a carico di un 38enne rumeno accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie, una moldava di 34 anni. I fatti risalgono a un periodo che va dal 2018 al 2021, quando la donna aveva finalmente denunciato il marito. Era emersa allora una situazione-limite: la donna, in Italia da diversi anni, di fatto era diventata una sorta di fantasma nonostante avesse partorito un bambino nel 2018, attualmente dato in affidamento, mentre la donna è in una comunità protetta.
L’unico documento identificativo della 34enne era un permesso di soggiorno scaduto. Non aveva né carta d’identità né codice fiscale; però aveva trovato il coraggio di denunciare il marito per le violenze che era stata costretta a subire e che non aveva mai denunciato. Proprio su questi aspetto e sull’assenza di referti medici che comprovassero in qualche modo le presunte aggressioni, ieri ha fatto leva il difensore dell’imputato durante la sua arringa conclusa con la richiesta dell’assoluzione. Dal canto suo il Pubblico Ministero ha terminato la propria requisitoria chiedendo per il 38enne una condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione, mentre la parte civile ha chiesto 20mila euro di risarcimento. Richieste, queste dell’ac – cusa e della parte civile, che sono state parzialmente accolte dai giudici.