Mantovarchitettura 2025: oltre 40 eventi tra mostre, lezioni e dialoghi

MANTOVA È stata presentata ieri alla Casa del Mantegna la dodicesima edizione di Mantovarchitettura, che prenderà ufficialmente il via martedì 6 maggio. Promossa dal Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, la rassegna di quest’anno propone una riflessione articolata sul tema Architettura e conflitto, con oltre 40 appuntamenti tra mostre, convegni e incontri, in programma fino al 13 giugno. «Il conflitto è stato spesso visto come un tema divisivo, ma è anche motore di cambiamento, di progresso, persino di creazione artistica e architettonica», ha spiegato il prorettore Davide Del Curto, sottolineando la scelta di esplorare quattro dimensioni specifiche: conflitto armato, memorie conflittuali, conflitti di interesse e conflitto interiore. Tra le novità, due luoghi solitamente chiusi al pubblico: l’ex chiesa di San Cristoforo, grazie a una collaborazione con Gli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, dove si terrà una mostra sull’architettura della cura mentale, e la Casa del Mercante in piazza Erbe. Il festival si inserisce nel triennio culturale della Cattedra Unesco del Politecnico, e conferma la vocazione pubblica e didattica del campus mantovano. «Oggi valorizziamo la Casa del Mantegna, il patrimonio culturale di Mantova e il ruolo del Politecnico», ha dichiarato il consigliere provinciale Enrico Volpi, ricordando la mostra dell’architetto cileno Undurraga che sarà ospitata proprio negli spazi rinascimentali del Mantegna. «Mantovarchitettura è ormai un appuntamento fisso per la città», ha affermato l’assessore Adriana Nepote. «È un’occasione di crescita culturale aperta a studenti, cittadini e scuole, capace di rendere visibili legami inaspettati tra l’architettura e i grandi temi del nostro tempo». Tra gli interventi anche quello di Cristiano Guernieri, presidente dell’Ordine degli Architetti mantovani: «Il conflitto è un punto di partenza. L’architettura ha una responsabilità sociale e può fornire risposte a problemi complessi. Il nostro mestiere non è solo estetica, ma visione e trasformazione della realtà». Info: www.mantovarchitettura.polimi.it.