Maxi rogo in cartiera, ipotesi dolo sempre più probabile

MANTOVA Sono proseguite per tutta la giornata di ieri, così come anche nei prossimi giorni, le operazioni dei vigili del fuoco, tra spegnimento dei residui focolai e contestuale smassamento degli ammassi di carta bruciata, all’interno della cartiera Pro-Gest. Sul posto, dopo il vasto incendio divampato l’altro ieri all’interno dello stabilimento di viale Poggio Reale, sono stati impegnati una quindicina di uomini oltre a diversi mezzi. Un rogo di vaste proporzioni, quello scoppiato all’alba di venerdì, che ha mandato in fumo tonnellate di carta da macero stoccata in un deposito esterno per una superficie interessata di oltre tremila metri quadri, e sul quale sono in corso tutti gli accertamenti del caso da parte degli inquirenti per capire le possibili cause del rogo. Fin da subito, dopo che le fiamme si erano stagliate alte nel cielo di Mantova, erano state prese in considerazione tutte le ipotesi, compresa quella del gesto volontario da parte di qualcuno. E col passare delle ore proprio l’ombra dell’atto doloso sembrerebbe aver preso sempre più piede: alla luce di come si è sviluppato l’incendio e di come erano disposti i grossi balloni di cartaccia, parrebbe infatti che il fuoco sia stato appiccato in più punti. Inoltre le reiterate piogge di quest’ultimo periodo tenderebbero ad escludere a priori un processo di autocombustione. Sul fronte ambientale, Arpa ha installato una centralina per i campionamenti dell’aria alla ricerca di eventuali sostanze tossiche sprigionatesi nell’aria, coi relativi risultati ancora attesi.