MANTOVA – Ha commentato un post su facebook riguardante i provvedimenti presi dalla questura di Mantova nei confronti dell’organizzatore e di alcuni partecipanti alla manifestazione di domenica scorsa del movimento Reopen Mantova, ed è stato denunciato per minacce. Un artigiano di Mantova è finito ora nei guai per avere scritto in merito ai provvedimenti presi dalla Polizia, che “se qualcuno poi perde la pazienza e ammazza un poliziotto o il questore… francamente lo capisco. In fondo siamo in guerra” conclude l’autore del messaggio. Un messaggio che non è passato inosservato ai diretti interessati, ovvero poliziotti e questore, che hanno già denunciato l’intestatario del relativo profilo facebook. È questo l’ultimo atto della polemica (chiamiamola così) tra militanti del movimento Reopen Mantova e le forze dell’ordine dopo la manifestazione di domenica scorsa in piazza Martiri. In quella stessa sede erano stati identificati e sanzionati diversi partecipanti che non indossavano la mascherina, incuranti delle disposizioni per decreto del governo. A seguire è stato denunciato l’organizzatore della manifestazione, tale Cristiano Zanardi, per avere violato l’articolo 18 del Testo Unico della legge di Pubblica Sicurezza, quello relativo alle prescrizioni del questore per lo svolgimento della manifestazione, che era regolarmente autorizzata. Un post su questa denuncia del leader di Reopen Mantova, che ha ricevuto anche un foglio di via di tre anni da Mantova, si è ben presto scatenata una discussione sui social, con diversi post da parte di simpatizzanti del movimento che hanno preso posizione a favore di Zanardi. Tra questi anche l’artigiano mantovano che non ha saputo trovare parole migliori se non quelle che giustificherebbero una risposta armata alle forze di Polizia, e che per questo motivo ora si è beccato una denuncia per minacce.