ALTO MANTOVANO La denuncia era arrivata in ritardo, così come il capo d’imputazione, allungato a procedimento in corso. Era arrivata puntuale invece ieri la condanna per Marian Ojica, 42enne rumeno che all’epoca risiedeva in un centro dell’Alto Mantovano: 6 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale su minore, un anno in più rispetto a quanto aveva chiesto la pubblica accusa al termine della sua requisitoria. Persona offesa in questa vicenda la figlia della convivente del 42enne, che all’epoca dei fatti, avvenuti tra il 2013 e il 2017, aveva tra i 9 e i 13 anni. Secondo l’accusa il 42enne avrebbe molestato la piccola in più occasioni, con palpeggiamenti nelle parti intime. La madre della ragazzina, che oggi ha 20 anni, era andata a vivere con il 42enne, che lavorava come artigiano, lasciando la figlia a casa con il suo primo marito nonché padre della piccola. Una bambina, da quel che risulta, piuttosto problematica, tanto che il genitore aveva finito per portarla nella nuova abitazione della madre perché stesse con lei. La nuova coppia avrebbe avuto comunque un ménage piuttosto tormentato e proprio durante questa convivenza si sarebbero verificati almeno due episodi di molestie e palpeggiamenti da parte del 42enne sulla figliastra. A sporgere denuncia era stata la madre della ragazzina diverso tempo dopo avere lasciato il 42enne per andare a stare con un altro uomo. A denuncia tardiva erano seguite altre dichiarazioni della ragazzina che dichiarava di essere stata molestata più di venti volte. Accuse aggiunte al capo d’imputazione e per le quali il difensore aveva chiesto che venissero inserite nel processo in corso con rito abbreviato. Ieri la discussione. Il Pm ha chiesto 5 anni e 5 mesi di reclusione. La difesa l’assoluzione per insufficienza di prove. I giudici hanno condannato il 42enne a sei anni e 4 mesi di reclusione. Scontato il ricorso in appello.