Parchi pubblici senza tutele alla mercè di sbandati e drogati

MANTOVA – È diventato il leit motiv delle minoranze consiliari contrarie alla creazione di nuovi parchi, ma la pezza giustificativa dell’opposizione deriva dal fatto che anche i parchi esistenti non vengono salvaguardati e curati a dovere. Soprattutto, asseriscono, la funzione di guardiania del verde affidata agli ausiliari dell’Aster parrebbe non dare i risultati sperati.
Morale: in talune aree verdi della città permangono forti criticità mai risolte, fra cui anche la presenza di tossicodipendenti con i relitti delle loro dosi giornaliere, siringhe e altro. Insomma, quale rimedio opporre?
«Ho ricevuto diverse segnalazioni dei residenti nelle ultime settimane – dichiara il capogruppo in via Roma di Forza Italia Pier Luigi Baschieri –: i giardini di viale Piave sono completamente abbandonati a se stessi nonostante il Comune di Mantova impegni 2,9 ml di euro tutti gli anni per la manutenzione del verde e abbia dotato questo spazio urbano di un imponente sistema di videosorveglianza. È sufficiente fare un sopralluogo per notare l’incuria e il degrado: oltre agli innumerevoli graffiti che deturpano la sede della neuropsichiatria infantile dell’ospedale cittadino e i muri delle abitazioni che si affacciano sul giardino pubblico, si notano sul prato confezioni di siringhe, bottiglie di vetro, lattine di birra, flaconi di farmaci e rifiuti plastici».
Una situazione contingente, prosegue Baschieri, che richiederebbe la massima attenzione da parte dell’amministrazione e degli organismi di sicurezza preposti: «Non è sicuramente un parco destinato alle famiglie nonostante sia una dei polmoni verdi più ampi sella città. Le frequentazioni del luogo ed i tanti episodi di spaccio rilevati negli ultimi anni dalla cronaca cittadina danno l’idea di trovarci di fronte ad una zona franca. La politica sui parchi pubblici e sul verde dell’amministrazione comunale di centrosinistra è contraddittoria: si vantano di aver recuperato 5,5 milioni per il nuovo Parco Te e di aver piantato nuovi alberi ovunque ma si disinteressano della sicurezza e della manutenzione dei giardini pubblici esistenti. Impossibile non interrogare l’attuale assessore all’ambiente, Andrea Murari. È necessaria una pulizia straordinaria del parco di Valletta Paiolo per migliorarne l’immagine ma è ancora più necessario riattivare quel servizio di controllo dei parchi pubblici che è stato sospeso da Aster e dal comune per garantire la sicurezza. I rangers sono scamparsi».