MANTOVA La base c’è. I marmi che dovranno ricoprire l’ossatura d’acciaio della grande panca sono già stati portati in cantiere. Ieri mattina sono state anche piantumate le alberature e disposti gli impianti di illuminazione. Siamo insomma a pochi giorni dall’inaugurazione della nuova piazza Alberti, della quale sono già stati pressoché completati i lavori di pavimentazione dell’intera area claustrale, a ridosso della canonica, compresi i sottoservizi, gli scoli e le impostazioni degli impianti di videosorveglianza che andranno a completare il quadro complessivo dell’intervento.
Siamo insomma a buon punto con questo che, a occhio e croce, sarà anche l’ultimo grande cantiere che verrà inaugurato dal sindaco Mattia Palazzi durante questo mandato amministrativo. Difficilmente è ipotizzabile che trovino compimento altri complessi cantieri, a partire dal Podestà sino ad arrivare alla Torre della Gabbia. Ma, almeno per quanto riguarda il centro storico, piazza Alberti sarà esibita dal sindaco uscente come una delle operazioni più ambiziose di rigenerazione urbana. Uno spazio monumentale, come più volte da lui asserito, liberato dalle automobili e restituito a un uso civico, persino spettacolistico.
Non mancheranno le critiche, come prevedibile. Nonostante le buone parole degli architetti, sarà difficile intendere il “linguaggio” delle novità apportate, tutte mirate a “far dialogare il nuovo con l’antico” della basilica albertiana. La panca d’acciaio e marmo bisognerà farsela piacere per rassegnazione. Gli impianti di illuminazione dal design molto moderno hanno la stessa possibilità di “dialogo” con Sant’Andrea che avrebbero la mummia di Risultati di ricerca Tutankhamon con Belen Rodriguez.
Persino il boschetto nato ai margini della piazza dimostra ben pochi addentellati con la storia della piazza cui i mantovani erano abituati. Ma forse è solo questione di gusti, diranno altri.
Ciò che invece non è suscettibile di opinione è la levitazione dei costi, passati da 600mila a quasi un milione, come lamenta il capogruppo di Forza Italia Pier Luigi Baschieri. A parte i posti auto persi, il consigliere azzurro mette nel conto «una piazza che non mi sembrava avesse poi questa gran necessità di maquillage. Tantopiù che il rifacimento è costato l’azzeramento di altri e ben più necessari interventi. Per piazza Alberti Palazzi ha sacrificato l’abbattimento delle barriere architettoniche in piazza Sordello e piazza Broletto, oltre al completamento dei lavori in piazza Cavallotti», conclude