Bilancio 2025, niente stangate ma forse aumentano le strisce blu

Mantova Pagine e pagine di rimostranze sui 600mila euro tagliati in finanziaria dal governo al Comune per l’anno che verrà; il tutto per giustificare nelle premesse del bilancio previsionale di via Roma alcune manovre strategiche utili a fronteggiare l’ammanco. Una chiusura dei rubinetti che comunque, assicurano in Comune, non si tradurrà in lacrime e sangue per i cittadini, i quali non si vedranno depotenziati i servizi primari, né subiranno batoste sul versante tributario o delle rette scolastiche o assistenziali. Il bilancio 2025, in fase ancora istruttoria, passerà alle commissioni consiliari prima di arrivare in aula per il placet consiliare previsto come da anni entro la fine di dicembre – strategia utile a rendere spendibili i soldi in cassa sin dal primo di gennaio.
Il voto dell’esecutivo agli elaborati portati dal vicesindaco e delegato al bilancio Giovanni Buvoli è già arrivato in settimana. L’equilibrio del previsionale per l’anno 2025 è stato determinato agendo su vari fronti. Intanto, il contenimento delle spese correnti rispetto ai valori assestati del 2024. Favorisce la capacità di spesa l’incremento dei gettiti, a parità di aliquote per addizionale comunale all’Irpef, e l’imposta di soggiorno ed Imu, stante l’andamento stimato del gettito nel 2024.
Il Comune conta poi molto sulla previsione del dividendo di Tea Spa ai valori del 2023, che ha portato in via Roma ben 10 milioni, con un aumento notevole sulle rendite precedenti (fermo restando che l’aumento degli utili deriva da aumenti delle bollette).
L’ente conta anche sull’incremento dei pass turistici, che vanno in capo all’Aster, ma anche sulla diversa ripartizione tra comune e Aster dei ricavi della sosta; non si esclude pertanto il rincaro delle strisce blu.
Ancora, il Comune punta molto sull’efficientamento della gestione dell’Aspef, senza ritocchi alle rette, e sopra l’utilizzo dell’eredità Alberti per anziani e bisognosi sulla base della scadenza dei Btp per 600mila euro.
Infine, via Roma conta di fare tesoro di entrate straordinarie per il mantenimento dei servizi e sull’inserimento nelle spese in conto capitale di opere candidabili ai possibili bandi per poter essere rapidi nella presentazione delle candidature.