Regione, Mazzali (Fdi): Ok a miei emendamenti sulla caccia nella legge ordinamentale approvata

MANTOVA  All’interno del testo del Progetto di Legge n. 164 “Prima legge di revisione normativa ordinamentale 2021”, approvato oggi in Consiglio, sono stati inseriti i miei emendamenti approvati in Commissione agricoltura sul tema della caccia. Ho depositato inoltre un altro emendamento approvato in Aula durante la seduta.

 

Questi i risultati che ho ottenuto per il mondo venatorio:

 

– Anellini per gli uccelli da richiamo: il controllo dovrà essere svolto verificando unicamente la presenza dell’anellino sull’animale e nel rispetto del suo benessere. Inoltre è stata decisa la possibilità di utilizzo di anelli plastici, superando l’obbligo di quelli metallici molto dannosi per gli uccelli.

 

– Capanni: semplificazione della procedura per il rinnovo decennale delle autorizzazioni. Basterà una domanda in carta semplice per rinnovarla per altri 10 anni. Inoltre è stata decisa una proroga di 12 mesi delle autorizzazioni dei capanni in scadenza quest’anno e nella stagione venatoria 2022/23.

 

–  Capanni: il subentro nella titolarità di un capanno potrà essere accettata anche in assenza della riconsegna della precedente autorizzazione cartacea.

 

– Cinghiali: c’è la possibilità di cacciare in tutti gli ambiti di pianura (ATC) il cinghiale in selezione anche su terreno innevato.

 

– Tesserino: c’è la possibilità di segnare il capo di selvaggina sul tesserino dopo l’abbattimento e il recupero.

 

– Richiami vivi: viene soppressa la banca dati dei richiami vivi e la relativa sanzione.

 

– Abiti alta visibilità: viene eliminato l’obbligo del giubbino e cappello ad alta visibilità per chi pratica la caccia di selezione. Può essere sostituita con un qualunque capo di vestiario ad alta visibilità.

 

– Zone rosse: viene prevista la possibilità di istituzione da parte degli ATC/CAC delle zone rosse nelle quali sarà consentita solo la caccia da appostamento fisso e di selezione (tranne che in quelle zone per la protezione degli ungulati);

 

– Carne di cinghiale:  è consentito, fino a un massimo di due capi all’anno, che l’operatore volontario in caccia di controllo porti a casa il capo a tutolo di ricompensa per il lavoro svolto.   ATC, CAC ed Enti gestori delle aree protette possono individuare un CLS a cui cedere i cinghiali prelevati in controllo potendo così evitare l’attivazione della procedura di evidenza pubblica per ogni capo.

 

– Cambio della forma di caccia: viene introdotta una deroga al termine del 31 marzo per il cambio della forma di caccia per i cacciatori che non hanno praticato l’attività venatoria nell’anno o negli anni passati.

 

– Capanni: previsto l’esonero dalla procedura di vincolo idrogeologico per la realizzazione di capanni fissi.

 

– Addestramento cani:  le zone di addestramento cani potranno avere durata fino a 10 anni.

 

Il mio impegno è rivolto al mondo venatorio. Alcune procedure necessitano di essere snellite al fine di aiutare l’organizzazione delle stagioni venatorie e tutte le pratiche collegate. La tradizione della Lombardia in questo campo è secolare ed è compito delle istituzioni rendere più semplice la legislazione. Ringrazio l’assessore Rolfi per aver accolto queste necessità”

 

Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia