Rifiuti, maleducazione “indifferenziata”

MANTOVA Gli effetti della crisi si fanno sentire anche sullo smaltimento dei rifiuti, ma non sulla Tari, che per volontà dell’amministrazione comunale quest’anno è rimasta invariata, bensì sugli effetti dei conferimenti: molti, anzi troppi sono gli esempi di abbandoni dell’indifferenziato (l’unico rifiuto soggetto a tariffa), come riportato da un corposo reportage fotografico del capogruppo dell’opposizione in Comune, Stefano Rossi (Mantova ideale). Oltre venti documentazioni fotografiche prese in tutti i quartieri della città, dal centro alle periferie, documentano abbandoni presso i cassonetti pubblici di tutto quanto è possibile considerare rifiuto.
Una inciviltà, rimarca Rossi indirizzando l’appello all’assessore alla partita Andrea Murari e a Mantova Ambiente, titolare della raccolta, cui è necessario porre rimedio. Come? «Chiedendo innanzitutto misure straordinarie a Mantova Ambiente per cercare di ridurre finalmente le tariffe, inserendo nuovi Citybin in luogo della raccolta porta a porta e adottando sistemi più efficaci per monitorare chi commette questi reati. È evidente – spiega Rossi – che i controlli non possono essere H/24, ma visto che la città è ormai un enorme “Grande Fratello”, è mai possibile che nessuno controlli i video delle telecamere?». L’invito si sottintende rivolto anche alla centrale operativa della Polizia locale che sovrintende al sistema di videosorveglianza.
La raccolta differenziata a Mantova è stimata anche oltre l’83%, facendo dei virgiliani i campioni fra i comuni “ricicloni”. Ma per Rossi «le cifre che snocciola con toni trionfalistici in Comune l’assessore Murari evidenziano che (come documentano le fotografie) la situazione sta progressivamente mutando, complice anche la pandemia e la crisi economica che stiamo attraversando. Chiederò all’amministrazione di farsi parte attiva per mettere un freno a questa dilagante inciviltà».
La stessa richiesta giorni fa era stata avanzata anche dal consigliere comunale leghista Tommaso Tonelli in relazione al deposito sui “marciapiedi Unesco” di cartoni e plastiche in attesa di raccolta.