Rischio terrorismo: sinagoga e cimitero ebraico sotto sorveglianza

MANTOVA – La sinagoga e il cimitero ebraico sono ritenuti due obiettivi sensibili e pertanto sono attenzionati dalle forze dell’ordine locali. A una settimana dallo scoppio del conflitto tra Israele e il gruppo terroristico di Hamas, sono scattati anche nella nostra città i protocolli per la sicurezza. I luoghi di culto della religione ebraica vengono ritenuti possibili obiettivi di azioni terroristiche a livello nazionale e pertanto vengono tenuti monitorati. Non risulta altrettanta attenzione per i luoghi di culto islamici, almeno non nel Mantovano. Le procedure di sicurezza nei confronti di obiettivi sensibili in caso di crisi internazionale sono diventate una prassi consolidata dopo l’attacco alle torri gemelle di New York l’11 settembre 2001. Nel frattempo ieri davanti alla porta della sinagoga di via Govi qualcuno ha deposto un mazzo di fiori in ricordo delle vittime dell’attacco terroristico di Hamas. Un gesto da parte di un anonimo che ha avuto il plauso di tanti cittadini, ma che non ha mancato di suscitare polemiche sui social da parte di chi rinfaccia alle comunità ebraiche le azioni di guerra e rappresaglia nei confronti del popolo palestinese. Negli ultimi sette giorni, infatti, l’attenzione dei leoni da tastiera locali si è spostata dall’Ucraina alla striscia di Gaza, e allo stesso modo l’attenzione delle forze dell’ordine locali si è focalizzata su quei luoghi che possono essere bersaglio di persone decisamente più pericolose di quattro leoni da tastiera.