Rosari in tutta la provincia per De Donno

MANTOVA Il suicidio di Giuseppe De Donno, l’ex primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova (che per primo l’anno scorso aveva iniziato le cure del Covid con le trasfusioni del plasma iperimmune) ha scatenato non solo la reazione scomposta dei social, ma anche tanti gesti di spontanea vicinanza ai familiari del professionista. La stessa politica si è fatta sentire. Se Fratelli d’Italia, tramite il capogruppo cittadino Luca De Marchi, ha proposto l’intitolazione del Padiglione di Pneumologia a De Donno, la Lega ha affisso nelle proprie bacheche sparse per la provincia messaggi di gratitudine nei confronti del medico mantovano in cui tante persone avevano riposto fiducia. Stefano Rossi (Mantova Ideale) ha invitato il presidente del Consiglio comunale ad osservare un minuto di silenzio in memoria dell’ex primario prima dell’inizio della seduta di questa sera. Ieri, intanto, a Villimpenta un nutrito gruppo di cittadini, raccogliendo l’invito di Eleonora Dall’Oca, si è dato appuntamento nella chiesa di San Michele Arcangelo per recitare un rosario in ricordo del medico. E così hanno fatto in altre località della provincia. A “Zona Bianca”, il talk show di politica e attualità diretto da Giuseppe Brindisi, il giornalista Mario Giordano ha tessuto le lodi di De Donno, ricordando anche le feroci polemiche che erano scaturite all’indomani del suo impegno nel portare avanti la terapia del plasma, “sfidando” anche il ministro della Sanità Roberto Speranza che tra i primi aveva preso le distanze da quel tipo di cure. È stato altresì ricordato come la sua improvvisa sovraesposizione mediatica e le interviste in serie dove illustrava il suo sistema, avevano diviso l’opinione pubblica. Da una parte trasmissioni televisive, giornali e politici che avevano visto in lui una speranza, dall’altra virologi e blogger che avevano sostanzialmente cercato di ridicolizzarlo. Una “gogna” mediatica che, forse, ha contribuito a provocare l’estremo gesto del dottore e sulla quale gli inquirenti cercheranno di fare chiarezza.

Matteo Vincenzi