ALTO MANTOVANO È atteso arrivi la richiesta di rinvio a giudizio nel giro di una ventina di giorni per i mantovani Sandro Perini, 44enne residente ad Acquanegra sul Chiese, e Darix Argentini, 50enne residente invece a Castiglione delle Stiviere. Il sostituto procuratore bresciano Ambrogio Cassiani, infatti, nel giro di una ventina di giorni ha chiuso la nuova tornata di indagini nei confronti dei due, rimasti implicati nella vicenda che vide l’arresto del maestro di karate lonatese Carmelo Cipriano, ora in carcere dopo una condanna a nove anni e due mesi. Il karateka lonatese infatti era stato arrestato con le accuse di violenza sessuale di gruppo, prostituzione minorile e atti sessuali con minori. Dopo il processo e la condanna in primo grado, nei suoi confronti è arrivata anche la condanna in Appello a nove anni e due mesi di carcere.
Nella vicenda, come detto, erano finiti anche l’acquanegrese Perini e il castiglionese Argentini, accusati di aver preso parte alle pratiche sessuali di Cipriano con allieve minorenni della palestra di Lonato del Garda. Per i due però, se inizialmente era stata chiesta l’assoluzione, in un secondo momento le carte in tavola sono radicalmente cambiate. Il giudice bresciano ha infatti restituito gli incartamenti al pm chiedendo di riformulare l’accusa, basandosi sul fatto che, anche nel caso di consenso da parte della vittima, se questa è minore di 16 anni, l’accusato non può essere “salvato” da una condanna. Una delle vittime di quanto accaduto, all’epoca dei primi rapporti, aveva infatti solamente 12 anni.
Nel giro di una ventina di giorni quindi il pm ha chiuso la seconda parte delle indagini. Ora si attende che venga prodotta una memoria difensiva da parte dei legali dei due accusati, dopodiché dovrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio. Nel frattempo Cipriano, per quanto accaduto, è in carcere ormai da oltre un anno.
Sesso con le minori, due mantovani a processo
Il procedimento è verso il karateka Cipriano