MANTOVA Quando aveva capito di essersi messa con il ragazzo sbagliato lo aveva lasciato, ma ormai era troppo tardi, perché lui dopo sette mesi di frequentazione la riteneva ormai di sua proprietà. Per i quattro mesi successivi non le ha più dato tregua, seguendola ovunque, mandandole messaggi di insulti e minacce che le ribadiva quando pedinandola la affiancava per strada, davanti a scuola, nei giardini cittadini e la prendeva a botte, tirandole i capelli e sputandole addosso. “Italiana di m…” la frase più gentile che un 22enne tunisino di Mantova avrebbe rivolto alla sua ex, una ragazza di 17 anni anche lei residente in città, che si sarebbe meritata epiteti anche peggiori solo per averlo lasciato. Un incubo cui hanno posto fine nelle scorse ore i carabinieri di Mantova che hanno arrestato il giovane per stalking applicando di fatto la procedura del “codice rosso” di recente approvazione per contrastare le violenze nei confronti delle donne. Le indagini erano scattate alla fine dello scorso agosto, quando la 17enne si era presentata in caserma in via Chiassi accompagnata dai genitori per denunciare l’ex fidanzatino, tra l’altro già ben noto ai carabinieri per vicende di spaccio di droga. La ragazza aveva così raccontato di quei suoi ultimi 4 mesi d’inferno; pedinata, presa a schiaffi e sputi per strada dal suo ex, e aveva anche raccontato degli insulti e delle minacce sempre più pesanti, soprattutto negli ultimi tempi prima della decisione di sporgere denuncia, quando il 22enne si appostava davanti a casa sua per tenerla d’occhio in modo che non trovasse il coraggio di denunciarlo, ciò che invece aveva fatto stanca di vivere barricata in casa. Dagli accertamenti che sono seguiti sono emersi riscontri investigativi su sette distinti episodi che hanno portato il gip di Mantova a firmare nei confronti del giovane un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri. Il 22enne è ora in carcere in via Poma. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia.
