Stralcio del processo Grimilde. Il caso della Riseria Roncaia sarà discusso in tribunale a Mantova

MANTOVA Un pezzo del processo Grimilde, ennesimo procedimento sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord, approda a Mantova. Lo ha deciso ieri il collegio del tribunale di Reggio Emilia, accogliendo l’istanza avanzata dagli avvocati  Gaetano Alaia,  Alessandra Bertoli e  Mauro Bresciani, difensori in questo procedimento di  Massimo Scotti e  Claudio Roncaia, titolari della Riso Roncaia Spa di Castelbelforte. Si tratta di fatto di un ex-Grimilde, nel senso che il capo d’imputazione stralciato dal procedimento principale è l’unico di tutto il corpo processuale in cui non viene contestata l’aggravante dell’associazione di stampo mafioso. L’accusa contesta il reato di truffa in concorso ai danni dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) tramite la quale l’Unione Europea eroga contributi ai produttori. L’azienda mantovana avrebbe dovuto quindi fornire svariate tonnellate di riso all’Ue, ma stando a quanto ricostrutio dall’accusa ciò non sarebbe avvenuto e per ottenere una proroga nei termini per la consegna del riso, i due soci, Roncaia e Scotti, avevano comunicato all’Agea di avere avuto un guasto a un compressore per la lavorazione del riso, inviando falsa documentazione sia sul guasto che sulla sua riparazione. Ad essere ritenuti complici di questa truffa e quindi co-imputati, sono  Salvatore De Vivo, Guerino Cenci,  Giuseppe e  Albino Caruso. I giudici hanno quindi disposto che gli atti relativi a questa vicenda vengano trasmessi alla procura di Mantova per istituire un processo. Nei prossimi mesi sarà dunque fissata la data dell’udienza preliminare in tribunale a Mantova. All’istanza si era opposto il Pm  della Dda di Bologna, che ha sostenuto come il caso della Riso Roncaia Spa fosse emblematico del  metodo della ‘ndrangheta nell’infiltrarsi nel tessuto economico-sociale locale per poi depredarlo e quanto alla competenza territoriale ha sottolineato che anche se i fatti si sono svolti nel mantovano ad operare era un’organizzazione con la propria base a Reggio Emilia.