Inferno in A22: un morto e 70 feriti

Ancora code tra Mantova Sud e Mantova Nord

MANTOVA Un morto, 70 feriti di cui 10 gravi e tre gravissimi, un centinaio di veicoli coinvolti tra autovetture, furgoni e mezzi pesanti. È il bilancio ancora provvisorio di 90 chilometri di inferno, la distanza tra Carpi e Verona via Autostrada del Brennero, dove ieri mattina si è verificata una serie impressionante di tamponamenti a catena. Una trentina gli incidenti tra corsia Nord e corsia Sud, con conseguente chiusura dei caselli in ingresso per entrambe le direzioni da Carpi a Verona, più la chiusura in tarda mattinata in direzione Sud del tratto di A22 tra Affi e Verona Nord. Un’ecatombe vera e propria le cui cause principali sono la fitta nebbia che gravava in zona e l’imprudenza di molti conducenti che nonostante la scarsa visibilità procedevano a velocità sostenuta. Epicentro di questa ecatombe è stato un primo tamponamento poco dopo le 8 al chilometro 238 Nord, tra Nogarole Rocca e Verona. Pochi minuti e pochi chilometri dopo, il 234 Nord e il 230 e 231 Sud, seguivano altri tamponamenti a catena. Agli incolonnamenti che ne conseguivano si sommavano altri tamponamenti a catena in particolare in direzione del Brennero. Era un effetto a catena e a ritroso: man mano che auto, furgoni e mezzi pesanti si schiantavano l’uno contro l’altro si formavano incolonnamenti che spostavano sempre più a sud gli incidenti. Verso le 9.30 veniva infine decisa la chiusura parziale dell’A22; inizialmente i cartelli luminosi esterni informavano che non era possibile procedere in direzione nord a partire dal casello di Carpi. Nel giro di pochi minuti veniva però decretata la chiusura anche della corsia in direzione di Modena con conseguente intasamento della circolazione sulle strade provinciali, circolazione già rallentata dal persistere della nebbia su gran parte della nostra provincia per tutta la mattinata. Nel frattempo si metteva in moto la macchina dei soccorsi, non senza fatica, visto che in diversi punti era necessario l’intervento di eliambulanza che però non potevano essere impiegate per la scarsa visibilità. Toccava quindi alle ambulanze e ai vigili del fuoco (da Mantova è partita una squadra di cinaue unità più l’autogru) operare per estrarre i feriti rimasti incastrati in quel groviglio di lamiere dal quale purtroppo affiorava anche una vittima, identificata dalla Polizia Stradale come Dino Grezzi, 69enne di Parma. Coinvolto nel primo tamponamento, quello tra Nogarole Rocca e l’allacciamento dell’A22 con l’A4 a Verona, era sceso dalla sua auto e pare stesse cercando di prestare soccorso a un altro automobilista quando è stato travolto da un mezzo in sbandata per evitarne altri. In uno degli altri tamponamenti avvenuti a ridosso di Nogarole Rocca si sono contati altri due feriti molto gravi: un autotrasportatore straniero rimasto incastrato tra le lamiere del suo camion che avrebbe subito l’amputazione di una gamba, e una donna finita con la sua auto sotto un Tir, trasportata all’ospedale di Brescia in eliambulanza. In tutto sono state 35 le persone coinvolte nei vari tamponamenti a necessitare il ricovero in ospedale; tre di queste sono state trasportate al Carlo Poma di Mantova. Per rimuovere i mezzi incidentati hanno operato una trentina di mezzi di Aci Lepanto di verona, una ventina di mezzi di EuropAssistance di Mantova e Verona e anche i carri Aci della ditta Boldrini di Roverbella. L’autostrada è stata riaperta da Carpi a Mantova Nord verso le 15.20 e dalle 16.30 anche sugli altri tratti.