Telecamere attive: adesso i lungolaghi sono blindati

MANTOVA «Da oggi i lungolaghi sonno blindati. Da porto Catena a Belfiore tutto potranno sentirsi più sicuri, anche la sera». Così l’assessore alla viabilità e alla sicurezza Iacopo Rebecchi annuncia l’entrata in attività delle telecamere insallate sui lungolaghi. Un impianto di videosorveglianza che non pertiene solo alle strade, ma anche alle piste ciclabili che rientrano nell’area peri-lacuale, compresi i camminamenti ciclopedonali che sottostanno al livello stradale. Una dotazione di quasi 100mila euro (per la precisione 99.482) resa possibile grazie a un bando della Regione Lombardia che l’amministrazione di via Roma ha intercettato producendo un progetto articolato afferente a tutto il parco periurbano sulle sponde dei laghi.
L’intera programmazione ha incontrato, come conferma lo stesso assessore Rebecchi, l’assenso della Prefettura che sovrintende al Comitato provinciale per l’ordine pubblico, oltre che della Polizia locale e di tutte le altre forze di pubblica sicurezza (Polizia di Stato, arma dei Carabinieri e Guardie di finanza).
Il disegno dell’amministrazione di via Roma ha dovuto superare, come conferma lo stesso assessore, diverse pastoie burocratiche, fra cui molti stringenti vincoli paesaggistici. Il benestare della Soprintendenza al paesaggio ha finalmente aperto la strada per la posa e il collaudo degli impianti, che da oggi entreranno nella piena funzionalità . Il tutto per rendere alla comunità virgiliana e a quella turistica la piena fruibilità di quello che ormai dagli amministratori è stato ribattezzato come il “Parco dell’arte”.
Lungo il segmento videosorvegliato insistono tre attività con plateatici esterni: una destinata esclusivamente alle attività di ristorazione e due a pubblico esercizio, particolarmente frequentate nel periodo estivo da numerosissimi avventori. Ma al di là di queste incidenze, la stessa amministrazione ha precisato, nella propria progettualità, di volere sovrintendere con tale iniziativa al contrasto dello smercio e consumo di sostanze stupefacenti, come spesso evidenziato anche dalla stampa locale. Il tutto ovviamente nel pieno rispetto dei vincoli paesaggistici e monumentali.