Turbogas, Tea fa i soldi, noi lo respiriamo

MANTOVA Molte cose fatte, ma non tutte strategiche e non tutte giuste. Insomma, per il leader del Moderati di centro Sogliani c’è modo di essere alternativi a  Stefano Rossi e al suo centrodestra, ma anche al centrosinistra di Mattia Palazzi, da cui prende le distanze. «Nessuno sembra in grado di proporre un’idea valida del futuro della città», premette lui. E venendo proprio alla gestione della città, Sogliani, pur riconoscendo che «a chi ha retto il Comune negli ultimi anni va dato atto di avere smosso le acque, di aver intrapreso una campagna di investimenti in opere pubbliche, sfruttando con perizia le sponde nazionali. Eppure ci sembra manchino prospettive che vadano al di là della sarabanda di inaugurazioni di opere. Mantova – spiega – scivola sempre più in basso per qualità della vita. Bene è che punti su cultura, ambiente e turismo, ma c’è bisogno di affrontare anche i nodi strutturali, i 4 passaggi a livello che la soffocano, e anche di un Comune che, azionista di maggioranza di Tea, operi una concreta redistribuzione degli utili verso i cittadini che hanno sopportato i disagi dei turbogas».