Via al piano per rivoluzionare l’area del Te, oltre 10 milioni derivati dai fondi del Pnrr

MANTOVA – Sei nuovi progetti hanno passato il vaglio della giunta di via Roma, che vanno a unirsi ad altri deliberati in precedenza, e tutti finanziati interamente con i fondi Ue del piano di ripresa e resilienza (Pnrr). Sono progetti definitivi pronti a essere sottoposti ai bandi di gara entro il prossimo marzo. Una corsa contro il tempo, l’hanno definita il sindaco Mattia Palazzi e l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli, per interventi complessivi da circa 10 milioni, «senza che il Comune debba tirare fuori un solo euro», tiene a precisare il primo cittadino.
Nell’ordine di presentazione, essi riguardano la ristrutturazione funzionale della palazzina liberty oggi sede dell’Arci Te Brunetti; la demolizione e ricostruzione dell’attiguo ex Bocciodromo, destinato a diventare un centro di aggregazione giovanile con finalità culturali, prevalentemente di musica e spettacolo; il perfezionamento – in linea con il la creazione in corso del nuovo parco Te – di piazzale Montelungo, che verrà notevolmente arricchito di vegetazione; il rifacimento del viale delle Aquile, che da viale Isonzo correrà anche lungo la facciata di Palazzo Te, contemplando percorsi ciclabili e nobilitazioni delle pavimentazioni stradali; l’area dell’Esedra, oggi lasciata a sterrato; il sottopasso ciclopedonale di via Visi verso l’area Te e quello che dalla rotatoria di via Visi entrerà in viale Montello all’altezza del parcheggio nell’area dell’ex scuola Kennedy. Il tutto dovrà adnare a gara entro marzo, e alle ditte appaltatrici toccherà l’onere dei progetti esecutivi cantierabili.
«Ciò che qui si presenta – puntualizzano Palazzi e Martinelli – rientra in un complesso di riqualificazione generale che coinvolge anche altri interventi, dal nuovo Parco Te al sottopasso di Porta Cerese, finanziati però con altri bandi. Arriveremo anche alla riqualificazione di via Amadei. Nel complesso, qui si vuole affermare che tutta la parte sud di Mantova non sarà più da considerarsi periferia, ma un allargamento della città».
A fronte dei rincari delle materie incorso dai bandi a oggi (circa il 35%), già via Roma prevede un rinforzo di 1,5 milioni, mentre l’Anci chiede al governo di intervenire per un altro 10%.