Casa del Rigoletto: dal 14 gennaio la mostra “Scatti a modo mio” dedicata al fotografo Giovanni Fortunati

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Mantova Un punto di vista inusuale, un approccio fuori dal comune, la ricerca di un particolare che per altri non avrebbe avuto rilievo: questo, o anche questo, rende speciali le immagini del fotografo Giovanni Fortunati, scomparso qualche mese fa. Una selezione dei suoi lavori, dal titolo “Scatti a mio modo”, sarà esposta da sabato 14 gennaio, ore 18, alla Casa del Rigoletto.
Fino al 7 febbraio sarà possibile ammirare opere a partire dagli Cinquanta fino alle più recenti, che denotano il suo interesse per le fasi della post produzione. In mezzo scorci di una Venezia non turistica, la Fiera delle Grazie, la Milano della Biennale e quella del quartiere City Life: tutti luoghi e situazioni reinterpretati in modo personale dall’artista. Si cerca così di ripercorrere le varie tappe che vanno a comporre uno sterminato archivio fotografico, per ricostruire la poetica che ha sempre contraddistinto l’attività di Fortunati. Tratto immancabile nelle produzioni dell’autore mantovano è, infatti, la trasformazione della realtà attraverso il suo peculiare filtro, come spiega il curatore della mostra Massimo Pirotti: una visione metafisico-fantastica che unisce tutte le sue opere fin dagli esordi, andando oltre l’immagine.
Un superamento portato spesso dall’ironia e dal divertimento, volto a donare leggerezza anche a contesti introspettivi, come quelli delle serie “Dal fondo del silenzio”, “Guardami” o “Le giostre fantasma”, per arrivare ai suoi autoscatti, sempre sottolineati da un sottile umorismo.
La fusione tra formale e concettuale si nota anche attraverso i ritratti di altri autori concittadini, illustrati in qualche modo all’interno della loro narrazione artistica. A tempi più recenti appartiene l’utilizzo (anche) del telefonino e del computer, sfruttando la tecnologia per esprimere in altra maniera, alla sua maniera, la creatività.