Da Boccherini ai Beatles, musica avvincente in piazza L. B. Alberti con Piero Viti e il Quartetto dell’Accademia di Santa Sofia

MANTOVA

Musica di qualità, in una bella serata estiva è il modo migliore per valorizzare il fascino della ritrovata piazza Leon Battista Alberti. Alla stagione concertistica di MantovaMusica va riconosciuto il merito di aver colto l’opportunità realizzando, in questo mese d’agosto, quattro eventi capaci di offrire spettacoli di richiamo a cui il pubblico ha risposto con grande favore. Variegato il programma proposto, dal jazz alla musica del nostro tempo, dalla lirica alla classica, che ha saputo coniugare la piacevolezza dell’intrattenimento con il valore artistico, assumendo anche un positivo ruolo divulgativo nel saper coinvolgere un pubblico eterogeneo, non solo chi frequenta stabilmente le sale da concerto. Un successo, dunque, confermato sabato sera in occasione dell’appuntamento conclusivo di questo ciclo di concerti in piazza L. B. Alberti, che ha regalato un’avvincente escursione temporale tra musiche di fine Settecento e del nostro tempo, di cui sono stati protagonisti il chitarrista Piero Viti e il Quartetto d’archi dell’Accademia Santa Sofia costituito da Marco Serino e Annastella Gibboni al violino, Francesco Solombrino alla viola e Danilo Squitieri al violoncello. Da Boccherini ai Beatles, come indicato dal titolo dell’evento: un percorso di musiche per chitarra e archi, originali o trascritte, aperto dal Quintetto in do magg. “La ritirata di Madrid” di Luigi Boccherini (1743-1805), composizione brillante, fortemente rappresentativa del gusto dell’epoca. Un balzo netto del programma, dall’esuberanza ritmica e delle variazioni tematiche di Boccherini, ha portato alla dimensione minimalista di Onde in Divenire, opera di Ludovico Einaudi (1955) nell’arrangiamento per chitarra e quartetto d’archi di Daniele Fabio. Gioco di atmosfere evocative, come è nello stile di Einaudi, che si è ritrovato, con tratti decisamente più accentuati e mediterranei, nella successiva Karmira, composizione inedita che Daniele Fabio (1984) ha dedicato a Piero Viti e il Quartetto d’archi dell’Accademia Santa Sofia. Ampia pagina conclusiva, la successione di alcuni dei brani più celebri dei Beatles nella trascrizione creativa realizzata dal compositore cubano Leo Brouwer (1939). Da Eleonor Rigby a Ticket to ride, da Yesterday a Here, there and everywhere, per finire con la dinamica Penny Lane, l’intreccio tra archi e chitarra ha offerto una interessante e piacevole rivisitazione dei temi che rendono sempre attuale la straordinaria creatività dei Beatles. Entusiastici gli applausi del pubblico a cui ha fatto riscontro, fuori programma, il vorticoso Fandango dal Quintetto in re magg. G448 di Boccherini. (gmp)