Gonzaga racconta la sua storia con il Fai

GONZAGA Si è svolta ieri, e con grande successo, la prima delle due giornate d’autunno organizzate dal Fai per il 2025. Oggi, dalle 10 alle 18, Gonzaga e la frazione di Palidano saranno nuovamente protagoniste dell’iniziativa, il cui obiettivo è promuovere il turismo anche nei piccoli comuni italiani che, come le grandi città, sono contenitori di storia e cultura secolare. Il tour gonzaghesco avrà come protagonisti ben cinque edifici storici che, solitamente, non sono visitabili al pubblico. La Torre Civica, o Torre dell’Orologio, è il più antico edificio della città ed è, insieme alla Torre d’Angolo, è uno dei resti più significativi del Castello dei Gonzaga.
Fu costruita intorno al 1400 per volere di Ludovico I e poi ristritturata dal suo discendente, Ludovico II. Esteso per circa 50 mila metri quadrati, il parco di Villa Strozzi fu per anni il giardino dell’imponente dimora padronale, oggi adibita in edificio scolastico. Il primo nucleo del parco risale al ‘400 e, inizialmente, si configurava come “corte” con alberi da frutto e piante ornamentali. Villa Canaro, terzo luogo visitabile, fu costruita nel 1468 su commissione dei Gonzaga, in una zona originariamente paludosa. L’area, infatti, era un tempo caratterizzata dalla presenza di numerosi corsi d’acqua, di qui il nome “Canaro” attribuito alla villa. Una leggenda si aggira attorno alla storia dell’ex convento, oggi adibito a biblioteca comunale: la tradizione vuole che esso sia stato edificato per volere del marchese Francesco II, caduto da cavallo proprio in quel luogo nel 1488. Anche Villa Alessia apre le sue porte al pubblico. Situata nella frazione di Palidano, questa corte fu di proprietà dei Gonzaga, dei conti Zanardi e della famiglia Guerrieri-Maraini Gonzaga. Per partecipare non è prevista la prenotazione. E’ possibile visitare i luoghi e sostenere il Fai iscrivendosi o lasciando una donazione simbolica a partire da 3 euro a persona.
Sabrina Coppolaro