Immagine e parola si incontrano al “Baratta”

MANTOVA -Tutto inizia dalla parola. Come sempre. Da lì partono l’ispirazione e il lavoro di Alfonso Filieri, le cui opere sono da ieri esposte, fino al 2 dicembre, nella sala Peppino Impastato della Biblioteca “Gino Baratta”. I manufatti resteranno poi in dono al centro culturale. L’evento rientra rientra nel calendario del Festival Mantova Poesia, promosso dall’associazione La Corte dei Poeti.
L’unione artistica dell’immagine con il testo, ha commentato in apertura della mostra il direttore artistico della rassegna Stefano Iori – è una tradizione che risale agli antichi codici miniati. E arriva alla contemporaneità in forme differenti e innovative, come quelle composte da Filieri. Che possono sembrare fragili come fili sottili o robusti materiali scolpiti. Perché ogni poesia rimanda a una diversa emozione. Che coinvolge sia l’autore sia lo spettatore.
In un rapporto – ha proseguito la direttrice delle biblioteche comunali Francesca Ferrari – che indaga la parola e la figura, arrivando a creare più strati di profondità.
Il risultato è un’esperienza avvolgente, e ora anche condivisa. Narrata dall’autore stesso e dalla critica d’arte Rosa Pierno. Il libro d’artista si sviluppa partendo dall’elemento poetico, definendo così materiali e colori. Sul foglio Filieri aggiunge uno strato di cera. Che viene ulteriormente trattato. Donando risultati finali unici. Attraverso collage, ritagli, movimenti. Che esprimono in modo concreto un sentimento.
Il prossimo appuntamento con Mantova Poesia si terrà giovedì alle 18, alla Biblioteca “Baratta”, con la presentazione del libro “Tamen” di Giancarlo Sissa (Moretti&Vitali). Dialoga con l’autore Lucia Papaleo.