Dopo oltre trent’anni tornano le altalene nei parchi

MANTOVA  Trentasette anni senza il gioco dei giochi per i bambini. Finalmente, dopo tanto tempo, la risoluzione affidata a un’ordinanza del sindaco: nei nostri giardini, assieme agli altri giochi di movimento, torneranno anche le altalene.
La notizia sembra sbalorditiva, se non altro perché in molti non si erano nemmeno preoccupati di sapere quali strumenti ludici fossero stati installati nelle aree verdi a beneficio dei più piccoli. Eppure è così. Con un provvedimento dell’8 luglio 1985 il sindaco Gianni Usvardi aveva disposto la rimozione da tutti i giardini pubblici delle altalene – caso unico forse in tutt’Italia. Ma una ragione c’era.
Stando alle cronache e alle stesse risultanze del provvedimento sindacale di allora, alcuni bimbi si erano feriti, e uno addirittura in modo piuttosto grave. Erano altalene per lo più con sostegni rigidi che davano a molti ragazzi la possibilità di utilizzare quell’attrazione stando in piedi sul sedile, e così moltiplicare la spinta con le gambe sino a raggiungere pericolosissime oscillazioni. Da qui la decisione drastica del sindaco, ma anche la denuncia implicita del segno dei tempi, che ben poco garantivano ai più piccoli quelle condizioni di sicurezza che oggi sono indispensabili per potere installare queste mini-giostre di movimento nei parchi pubblici.
I tempi sono cambiati, deve avere pensato il sindaco Mattia Palazzi emanando un’ordinanza che nei fatti va ad annullare quella dell’8 luglio di 37 anni fa. «Considerato che dal 1985 ad oggi la realizzazione delle attrezzature per le aree gioco si è evoluta notevolmente ed è sempre maggiore l’attenzione alla creazione di giochi per bambini sicuri ed idonei al loro sviluppo e alla loro crescita – si legge nella disposizione di Palazzi –, e ritenuto quindi che il provvedimento dell’8 luglio 1985 sia superato, si dispone che nei parchi pubblici del Comune di Mantova è possibile installare le altalene».
Oltre alle giostre di salita e di rotazione, ecco quindi fare ritorno alle giostre di oscillazione, colmando un’anomalia poco rilevata, ma certo evidente rispetto alle aree giochi di quasi tutto il paese.