. Meraviglie di Bach per flauto con Ubaldo Rosso ed Elisa D’Auria alla Madonna della Vittoria

MANTOVA Il secondo appuntamento del ciclo di eventi MM DiciottoeTrenta Edu, sezione della stagione concertistica MantovaMusica 2022, venerdì nel tardo pomeriggio alla Madonna della Vittoria ha presentato una nuova, avvincente pagina della rassegna “Bach alla Corte di Anhalt-Köthen”. Dedicato ad alcuni dei capolavori composti dal grande Johann Sebastian durante il periodo trascorso alla Corte di Köthen, in questa occasione il concerto si è focalizzato su opere per flauto che rappresentano delle pietre miliari della letteratura e della storia stessa dello strumento. È proprio in quell’epoca che coincide con la straordinaria creatività di Bach in campo strumentale che venne perfezionato e si affermò il flauto traversiere come evoluzione del flauto diritto. E le composizioni interpretate per l’occasione da Ubaldo Rosso con Elisa D’Auria al clavicembalo sono esempi magistrali dell’ampliamento espressivo e timbrico consentito dall’innovazione tecnica. Lo ha sottolineato Elena Zegna, attrice e docente di storia del teatro, introducendo il concerto con brevi presentazioni dei brani in programma, soffermandosi su tratti sintetici e aneddoti della vita di Bach. Come il poco noto caso della reclusione per quattro settimane comminata a Bach “a causa della sua testardaggine” nel pretendere di congedarsi da Weimar per trasferirsi alla corte di Köthen: prigionia che non gli impedì di continuare a comporre anche senza poter disporre di strumenti musicali. L’attenzione riservata dal genio di Eisenach al flauto ha prodotto opere fondamentali come le due Sonate (BWV 1032 in la magg. e BWV 1030 in si min.) eseguite da Ubaldo Rosso al traversiere, copia di uno esemplare storico, con l’accompagnamento di Elisa D’Auria al clavicembalo. Pagine caratterizzate da fervida inventiva, tratti virtuosistici e un complesso intreccio contrappuntistico a cui contribuisce il ruolo concertante del clavicembalo, ben oltre la basilare funzione di basso continuo. Al centro del concerto, la Partita in la min. per flauto solo BWV 1013 che esprime in tutta piacevolezza tematica l’ampia gamma di risorse dello strumento, ben delineate da Ubaldo Rosso. Calorosa l’accoglienza riservata dal pubblico ai protagonisti del concerto completato, fuori programma, dall’esecuzione del secondo movimento (Siciliano) della Sonata in mi bem. magg. BWV 1031. (gmp)