Morti sul lavoro da inizio anno: Mantova maglia nera con Roma

MANTOVA Due notizie, una buona e una cattiva. Quella buona è che dall’inizio del 2019 c’è stato finalmente un calo significativo della mortalità sul lavoro nel Paese. Quella cattiva è che Mantova è al primo posto a livello nazionale dei morti per infortuni sul lavoro insieme a Roma. Sono i dati relativi al mese di gennaio di quest’anno, quando i decessi sono stati 44 contro i 67 dello stesso periodo del 2018. Ma, a fare da contraltare a questa flessione (-34,3%) c’è una nuova emergenza che si rivela in questi stessi dati. Ovvero le vittime straniere: il 34% sul totale degli infortuni mortali rilevati a gennaio (15 su 44 per la precisione). I dati sono quelli emersi dall’ultima indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre, sulla base dei più recenti dati Inail. Ciò che emerge da questa analisi degli infortuni mortali della Penisola è quella che potremmo definire una nuova demografia dell’insicurezza. In seno alla nostra società, sempre più multietnica (con buona pace di chi vorrebbe che il lavoro fosse ad esclusivo appannaggio di determinate etnie) è sempre più urgente il processo di integrazione non solo dal punto di vista sociale e lavorativo, ma anche da quello della sicurezza sul lavoro. Un richiamo nemmeno tanto velato a quei datori di lavoro che contano tra i propri dipendenti anche degli stranieri. Tornando ai dati nudi e crudi di questa indagine, in testa alla graduatoria nazionale per numero di vittime all’inizio del nuovo anno c’è la Lombardia, con 10 infortuni mortali totali sul lavoro. Sul podio anche Veneto (5) e Sicilia (4). Seguono Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Toscana (3), Umbria, Puglia e Calabria (2). E Abruzzo, Trentino Alto Adige, Marche, Molise, Liguria, Campania, Basilicata (1). Ad indossare, invece, la maglia nera nella classifica provinciale nel primo mese 2019 sono Mantova e Roma con 3 vittime. Le fasce d’età più colpite, che costituiscono oltre la metà di tutte le morti sul lavoro, sono comprese tra i 45 e i 64 anni. Il settore più colpito per numero di casi di morte in occasione di lavoro non è determinato dall’Inail e registra 17 casi. Seguono, trasporto e magazzinaggio (4 casi) e commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (3 casi). Se quindi i numeri del gennaio 2019 sono meno negativi di quelli relativi al gennaio 2018, resta il dato di fatto che in Italia si continua a morire di lavoro e a Mantova più che nel resto del Paese.