Ottobre Organistico del Conservatorio. Ludger Lohmann magistrale interprete dell’universo-Bach

MANTOVA Esordio in grande stile per la V edizione dell’Ottobre Organistico del Conservatorio di Mantova, venerdì pomeriggio nella suggestiva atmosfera dell’Auditorium “Girolamo Cavazzoni” del Conservatorio “Lucio Campiani”, con il concerto di Ludger Lohmann, Il prestigioso organista tedesco, studioso, didatta e concertista di fama mondiale, ha inaugurato la rassegna interamente dedicata a Johann Sebastian Bach (1685-1750) con un concerto incentrato su una ponderata selezione di composizioni bachiane, ideale per offerire una variegata rappresentazione della straordinaria capacità del genio di Eisenach di modellare la materia sonora in tutte le sue sfaccettature espressive. Aperto da una magistrale esecuzione della Toccata e fuga in re min. BWV 565, sicuramente una delle opere più conosciute di Bach, l’avvincente itinerario proposto da Ludger Lohmann ha alternato la lirica cantabilità, sorretta da una solidissima trama contrappuntistica, dei preludi dai 18 Corali di Lipsia alle complesse strutture del Concerto in la min. BWV 593 e del Trio sonata in do min. BWV526, evidenziando con meticolosa dedizione la straordinaria varietà di suggestioni che queste opere sanno evocare. Chiusura del coinvolgente programma con una altrettanto qualificata esecuzione della Toccata, Adagio e fuga in do magg. BWV654 accolta con entusiastici applausi dal pubblico che ha gremito l’Auditorium Cavazzoni. Generosa la risposta di Lohmann che ha regalato la meraviglia della Fuga in do min. BWV 574, apprezzatissimo fuori programma. Può apparire quasi banale ribadire l’universalità e la forza generatrice della musica di Bach rispetto all’esperienza delle generazioni a lui successive, ma proprio concerti come quello che ha aperto l’Ottobre Organistico del Conservatorio sono inevitabilmente destinati a far riconsiderare, una volta di più, l’impareggiabile dimensione dell’universo-Bach. Merito, indubbiamente, anche delle brillantissime interpretazioni di Ludger Lohmann che si è confermato maestro autentico anche nel sapiente utilizzo dell’organo “Glauco Ghilardi” che dal 2011 impreziosisce il patrimonio strumentale del “Campiani”, mettendone in luce l’assoluta qualità delle voci e l’ampiezza di combinazioni sonore consentita dai tre manuali e dalla pedaliera. Le note di merito vanno sicuramente estese anche al direttore del Conservatorio Gianluca Pugnaloni e ai docenti Federica Iannella e Adriano Dallapè per l’impegno profuso nell’organizzazione dell’Ottobre Organistico e per aver riportato a Mantova Ludger Lohmann che, oltre ad inaugurare la rassegna, come già nel 2018, terrà qui una masterclass di perfezionamento di tre giorni. Il prossimo concerto dell’Ottobre Organistico del Conservatorio è in programma venerdì 15 ottobre, all’Auditorium “Cavazzoni” del “Campiani”, con l’organista Matteo Venturini. (gmp)