Parma, gli under 30 al Regio con tante agevolazioni

PARMA Il Teatro Regio di Parma festeggia il ritorno alla piena capienza offrendo al pubblico degli under 30 l’opportunità di partecipare al XXI Festival Verdi assistendo a Un ballo in maschera (Gustavo III) venerdì 15 ottobre 2021, ore 20.00, e Simon Boccanegra sabato 16 ottobre 2021, ore 20.00 con biglietto ridotto a 20 euro (posto unico), Un Rave in maschera a 10 euro (posto unico), Fuoco di gioia martedì 12 ottobre 2021, ore 20.00 a 20 euro (posto unico). Basterà presentarsi alla Biglietteria del Teatro Regio di Parma da martedì 12 ottobre a partire dalle ore 11.00 con un documento di identità. Il biglietto rilasciato è nominativo, dunque l’iniziativa, valida fino a esaurimento posti, potrà essere fruita solo dagli under 30 a cui è rivolta. Un ballo in maschera (Gustavo III) va in scena nel nuovo allestimento portato in scena da Jacopo Spirei su progetto di Graham Vick, con le scene e i costumi di Richard Hudson, le luci di Giuseppe Di Iorio, i movimenti coreografici di Virginia Spallarossa. Roberto Abbado dirige l’opera per la prima volta, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani, nell’edizione critica della partitura a cura di Ilaria Narici. Il libretto è quello ad ambientazione svedese, così come concepito da Verdi per il debutto a Roma, prima che i censori pontifici imponessero la trasposizione della vicenda nella Boston coloniale. Il cast vocale riluce della presenza di Piero Pretti (Gustavo III), Maria Teresa Leva (Amelia), Amartuvshin Enkhbat (al debutto nel ruolo di Conte Gian Giacomo di Anckastrom), Anna Maria Chiuri (Ulrica), Giuliana Gianfaldoni, (al debutto nel ruolo di Oscar e per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), Fabio Previati (Cristiano), Fabrizio Beggi (Ribbing, per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), Carlo Cigni (Dehorn), Cristiano Olivieri (Ministro di Giustizia), Federico Veltri (Un servo del Conte, già allievo dell’Accademia Verdiana, per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi). “Cosa resta per il re che ha tutto? – scrive Graham Vick – Piaceri proibiti? Rischio? Rivoluzione? Oppure castrare l’establishment per conquistare l’amore del popolo?… del suo paggio? della moglie del suo migliore amico? Lo stile di vita revisionista dello svedese Gustavo III gli ha procurato molti amici e molti nemici, mentre lui stesso corteggiava il pericolo con tutto l’autodistruttivo fulgore di un artista la cui più grande creazione sarà la sua stessa morte”. Simon Boccanegra, eseguito in forma di concerto, in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, debutta al Teatro Regio di Parma con la direzione musicale e la concertazione di Michele Mariotti sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coro Gea Garatti Ansini. Il cast è composto da Igor Golovatenko (al debutto nel ruolo di Simon Boccanegra e per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), Angela Meade (al debutto nel ruolo di Amelia Grimaldi e per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), Riccardo Della Sciucca (al debutto nel ruolo di Gabriele Adorno e per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), Michele Pertusi (Jacopo Fiesco), Andrea Pellegrini (Pietro, per la prima volta al Festival Verdi), Sergio Vitale (al debutto nel ruolo di Paolo Albiani e per la prima volta al Festival Verdi), Federico Veltri (Capitano dei balestrieri, già allievo dell’Accademia Verdiana, per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), Alessia Panza (Ancella di Amelia, già allieva dell’Accademia Verdiana, per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi). Il consueto appuntamento con Fuoco di gioia, il gala lirico benefico quest’anno a favore dell’associazione “Liberi di volare”, ideato e organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani – Club dei 27, vede Susanna Pescetti sul podio della Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti” dirigere i soprani Amarilli Nizza e Scilla Cristiano, il mezzosoprano Martina Belli, i tenori Roberto Aronica e Antonio Mandrillo, il baritono Domenico Balzani e il basso Roberto Tagliavini. Ospite d’onore della serata, presentata da Paolo Zoppi, sarà Raina Kabaivanska. Un’orchestra, un direttore, alcune tra le pagine più celebri del repertorio classico per Un rave in maschera un concerto tutt’altro che consueto. Sul palcoscenico l’Orchestra Notturna Clandestina, nata a inizio decennio al Teatro Valle Occupato, con l’intento di portare la musica classica nei luoghi meno usuali, per renderla inclusiva, portarla a nuove orecchie e chiudere con le vecchie convenzioni. Sul podio il compositore e violoncellista Enrico Melozzi (che ha diretto a Sanremo, tra gli altri, i Maneskin, Achille Lauro, i Pinguini Tattici Nucleari, Anastasio, Noemi, Junior Cally, Fasma) per una serata unica. “L’occasione buona per portare la mamma a un after e scoprire che la musica classica non è noiosa come qualcuno ci ha fatto credere”.