Salvatore Ghizzi, l’artista di Bozzolo Si prepara alla ripartenza: “Mi vedrete a “The coach” e “Sanremo new talent””

MANTOVA Ventiquattro anni sulla carta d’identità, ma sul palcoscenico l’esperienza di un veterano. Stiamo parlando del cantautore e musicista bozzolese Salvatore Ghizzi, letteralmente cresciuto a pane e canto, che guarda al futuro nel segno delle nuove avventure che si prepara ad intraprendere nella sua carriera artistica. «Il canto è qualcosa che mi accompagna sin dall’infanzia, mi alleno tutti i giorni con esercizi canori e vocali. Sono un cantante che si è sempre espresso attraverso la passione, poi ho compreso che la tecnica è fondamentale e ci ho lavorato tanto, raggiungendo traguardi importanti». No, non si tratta di una frase fatta, ma di un’autentica realtà. Ovvero la vittoria del Microfono d’Oro nel 2017 con il brano “Un semplice sasso”, nel quale c’è lo zampino di un’altra artista mantovana fondamentale per la crescita di Salvatore, vale a dire Jenny Gandolfi. Come solista, Ghizzi partecipa ai format televisivi “Avanti un altro” e “Guess my age”, mentre nel 2018 approda ad Area Sanremo, trovandosi a tu per tu con importantissimi nomi del mondo della musica italiana, tra cui Alexia. Questo, appunto, il passato di Salvatore Ghizzi, ma per quanto riguarda il futuro? Mai come ora, la parola ideale per questo artista, un po’ come per tutta l’Italia in generale visto il momento, è “ripartenza”. Una ripartenza che trae radici dalle certezze di sempre, su tutte la presenza di Annunziata Luongo, mamma, manager e colonna portante di Salvatore, passando per le canzoni che arrivano dritte al cuore, come “Anima nera” e “Quel che resta di te”, fino ai talent televisivi. È qui, infatti, che Salvatore si prepara a far conoscere nuove sfaccettature della sua arte. «In estate comincerò le registrazioni di “The Coach”, talent canoro su 7 Gold con Maura Paparo tra gli altri, e presentato da Agata Reale, mentre a settembre sarò a Rimini per le riprese di “Sanremo New Talent”. Ci sono tante cose straordinarie che bollono in pentola». Una nuova cassa di risonanza per Ghizzi e per il messaggio che desidera mandare con la sua musica: «Essere sempre sé stessi. Essere più forti attraverso la musica. Soprattutto, un messaggio d’amore verso le persone che ci amano in maniera condizionata, come i genitori. Questo è un tema molto importante su cui la mia musica vuol far riflettere: senza le persone che ci danno amore, noi non esisteremmo. Senza amore non esistiamo». (f.b.)