Trame Sonore 2021. Ri-partenza in grande stile per il Mantova Chamber Music Festival con l’Ocm e Barnabas Kelemen

MANTOVA Grande era l’attesa, alimentata dalla voglia di musica viva e vera, negata nel lungo periodo di chiusura dei luoghi di spettacolo, e altrettanto grande è stata la risposta offerta dalla giornata di esordio della nona edizione del Mantova Chamber Music Festival-Trame Sonore. L’immersione nello spirito della kermesse organizzata da Oficina Ocm è stata immediata e decisamente avvincente, sabato sera, con una sequenza di bellissimi eventi culminata, in Piazza Santa Barbara, con il concerto dell’Orchestra da Camera di Mantova, diretta da Umberto Benedetti Michelangeli, e del violinista Barnabas Kelemen. Programma aperto dal raffinato lirismo della Pavane op. 50 di Gabriel Fauré nella versione originale per orchestra, cui ha fatto seguito il Concerto n. 3 op. 61 di Camille Saint-Saëns. Splendido interprete, il violinista ungherese ha dato prova delle sue eccellenti doti tecniche abbinate a un incisivo temperamento e una notevole forza comunicativa: elementi preziosi per la mirabile integrazione con l’Ocm, anch’essa in gran forma e in ottima sintonia con le sollecitazioni di Umberto Benedetti Michelangeli, ulteriore conferma degli ottimi esiti prodotti nei tanti anni del loro sodalizio. Applausi scroscianti hanno sancito il brillantissimo successo dei protagonisti, impreziosito da due bis regalati da Kelemen: una traccia del funambolico virtuosismo di Paganini e l’accorata Sarabanda dalla Partita n. 2 BWV 1004 di J. S. Bach. Era questo l’evento d’apertura ufficiale della manifestazione, introdotto dai saluti istituzionali di Carlo Fabiano, direttore artistico di Trame Sonore, del direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso e di Andrea Murari, assessore del Comune di Mantova, ma in precedenza altri tre appuntamenti di grande interesse avevano gratificato gli appassionati cultori della musica da camera. Nella Galleria degli Specchi la grande violinista Nurit Stark e il prodigioso pianista Alexander Lonquich (artist in residence e autentico padre fondatore del Festival) hanno offerto una sensibile e vigorosa interpretazione della Sonata n. 2 op. 121 di R. Schumann, mentre l’Ilumina Octet si è reso protagonista, in Sala di Manto, di una imperiosa esecuzione dell’Ottetto op. 20 di F. Mendelssohn-Bartholdy. Alla stessa ora, nella Sala dei Fiumi, la straordinaria violista Danusha Waskiewicsz ha instaurato un originale, stimolante dialogo strumentale-vocale con la violoncellista Naomi Berill su musiche di H. Purcell, J. S. Bach e B. Bartók. Una ri-partenza in grande stile e altamente spettacolare per Trame Sonore: la migliore premessa per quanto potrà regalarci il Mantova Chamber Music Festival, di giorno in giorno, fino al 2 giugno. (gmp)