Venere sotto i riflettori, primo flash d’arte sul patrimonio scultoreo dei Gonzaga

MANTOVA Zeitgeist. Sono diversi gli “spiriti del tempo” che soggiornano nelle stanze del “Maca”, il museo Mantova Collezioni Antiche. Da ieri, le opere d’arte custodite a Palazzo di San Sebastiano escono dalla staticità delle nebbie del tempo e vengono attentamente analizzate grazie a “Flash d’arte”, rassegna organizzata dal Comune di Mantova con l’associazione Amici di Palazzo Te. La prima puntata, dal titolo “Venere sotto i riflettori. Ricerca e studio di statuaria antica da Vespasiano Gonzaga ai giorni nostri” ha permesso alla dottoressa Caterina Parigi, ricercatrice all’Università di Colonia, di offrire al pubblico presente una riflessione storico-artistica della scultura, mettendo in evidenza caratteristiche che hanno permesso di ricostruire la biografia dell’oggetto e mostrare aspetti relativi al collezionismo di antichità. «L’opera fornisce lo spunto per presentare il progetto di documentazione e studio della collezione di sculture antiche, appartenute ai Gonzaga, e ancora conservate a Mantova – spiega Parigi – portato avanti dal Forschungsarchiv für Antike Plastik dell’Università di Colonia. La Venere faceva parte della collezione di sculture antiche appositamente acquistate da Vespasiano Gonzaga per arredare il Corridor Grande a Sabbioneta. Le sculture vengono analizzate da un punto di vista storico-artistico, sia per quanto riguarda la tecnica produttiva, la lavorazione, i restauri e le integrazioni». Prossimo appuntamento il 13 marzo, con “Trionfi e ricevimenti nel palazzo di Francesco Gonzaga” (ore 18). Per prenotazioni o informazioni: 0376 367087 – maca.museimantova.it. (abb)