“Voci”: la banalità del male nel reading poetico di Dario Criserà e Gloria Varini

MANTOVA – Probabilmente, non si sarebbero mai aspettati di dover rinunciare al pubblico, proprio con questo spettacolo, proprio in questo periodo dell’anno. Invece, anche loro hanno dovuto far fronte a questo costante (e ormai perpetuo, visto il continuo protrarsi della situazione) cambiamento. Effettivamente, avrebbero potuto fare come tanti, tirare i remi in barca e darsi appuntamento in vista di tempi migliori; ma hanno deciso che in un modo o nell’altro, lo spettacolo “s’aveva da fare”. Perché non si tratta di uno spettacolo qualunque e perché, visto il tema ed il periodo, l’ipotesi di una girata di spalle era inconcepibile. Stiamo parlando di “Voci”, il reading teatrale realizzato dall’attore bolognese Dario Criserà assieme a Gloria Varini, attrice di Moglia, che dal 2014 i due portano in giro per le scuole ed i teatri in questo periodo dell’anno, a ridosso del Giorno della Memoria. Il motivo lo spiega lo stesso Criserà: «Questo è l’unico spettacolo che faccio con un’altra persona, di solito sono abituato a monologhi e one man show. E quella persona non poteva che essere Gloria, per la sensibilità e per la sua qualità interpretativa. Questo spettacolo, con la regia di Cristiano Falaschi, ci ha dato l’opportunità di portare nelle scuole e nei teatri temi strazianti come la Shoah e l’Olocausto, trattando però il tutto con un taglio diverso rispetto ai soliti canoni degli eventi del Giorno della Memoria. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di far arrivare, soprattutto agli studenti, il senso della “banalità del male” di ciò che stiamo raccontando». Non si pensi ad una trattazione dell’argomento con ragionata leggerezza, tipo gli inarrivabili “Train de vie” e “La vita è bella”; l’obiettivo di “Voci” è raccontare qualcosa di impegnativo senza renderlo gravoso. «Abbiamo il diritto ed il dovere di ricordare – continua Criserà -; io e Gloria cerchiamo di essere veicolo di attenzione e conoscenza per chi ci osserva e ci ascolta». E qui, inevitabilmente, arriva l’argomento del pubblico. Impossibilitati a fare lo spettacolo in presenza, Dario e Gloria hanno deciso di registrare il reading nella Sala del Suffragio di Medicina, con lo spettacolo che da oggi alle 18 sarà disponibile sul canale Youtube del pocanzi citato comune del bolognese, con l’opera che rientra nel ciclo di appuntamenti on line “RasSogna Teatro” e il cui obiettivo è arrivare ad un maggior numero di persone, sfruttando la vastità del web. Tra versi di “Se questo è un uomo” di Primo Levi e passi di “L’istruttoria” di Peter Weiss, i due attori intersecano emozioni, parole e suggestioni, spinti anche da un tappeto musicale accuratamente studiato, per sottolineare contemporaneamente la gravità degli atti e la banalità del male di cui sopra. Uno spettacolo che, ogni volta, cela al suo interno emozioni diverse e sempre nuove, come confida Gloria Varini: «Ogni volta, a suo modo, c’è un tuffo incredibile in un oceano di dolore; nonostante le tante repliche, l’emotività di quest’opera non cambia. La cosa che mi inquieta maggiormente di tutto ciò che raccontiamo? Il fatto che il male non sia rappresentato da mostri, ma da burocrati, da funzionari che eseguono gli ordini dall’alto. Eppure, in tutto ciò, si riesce sempre e comunque a percepire una sensazione di forte speranza». Dall’abisso più profondo alla luce più luminosa, “Voci” è contemporaneamente annegamento e salvezza, l’eternità racchiusa in uno scrigno dietro il tasto “Play”.