Roma, Martina Navratilova racchetta d’oro 2023

ROMA  Dopo Stefan Edberg, la Federazione Italiana Tennis e Padel ha  assegnato la “Racchetta d’oro2023 anche a Martina Navratilova. Sul Campo Centrale  del Foro Italico, a pochi minuti dall’inizio della finale maschile tra Rune e Medvedev,  l’ambasciatore del tennis italiano Nicola Pietrangeli, accompagnato dalla consigliera federale Giulia Soresina, ha consegnato il prestigioso riconoscimento alla leggenda del  tennis mondiale. 

Questo il discorso pronunciato -in italiano- da una emozionata Martina Navratilova:  Molti di voi sanno che ho passato un anno molto difficile, ma adesso sto bene. Sono grata per ovvie ragioni di essere qui con voi. Ho sempre amato venire in Italia. Il mio primo 

torneo qui a Roma è stato nel 1973. Qui ho sempre amato mangiare il gelato… Il tennis mi ha dato una vita sorprendente per la quale sono molto grata e che ho sempre cercato di ricambiare mentre giocavo e anche quando mi sono ritirata. Questo meraviglioso sport è abbastanza difficile ed è per questo motivo una scuola di vita. Ti insegna la pazienza, la perseveranza, il continuare a lottare, essere giusti e umili. Perché nessun giocatore è più grande dello sport e sarà sempre così. 

Anche se non ho mai vinto questo torneo ho sempre amato competere qui per il pubblico per tutti voi. La passione che voi mostrate per lo sport è esattamente quello che provo ed è per questo che mi sono sempre sentita a casa qui in Italia. Grazie dal profondo del mio cuore, per tutti i ricordi del passato e anche per oggi. Apprezzo questa giornata che ricorderò per sempre”.

UN ‘VIAGGIO’ AVVINCENTE – L’incredibile storia sportiva di Martina Navratilova si  intreccia con un altrettanto sorprendente storia personale, degna del più appassionante dei romanzi. La defezione del regime comunista cecoslovacco, la porterà – dopo essere  stata ufficialmente apolide per alcuni anni – alla cittadinanza statunitense, così come il  coming out nel 1981 ad essere la prima atleta professionista a dichiarare pubblicamente  la propria omosessualità. Impegnata nel sociale, sono tanti i successi ottenuti in campo 

dalla Navratilova: la sua vittoria più importante resta però indubbiamente quella sul  cancro, sconfitto con determinazione e coraggio per ben 2 volte.