Addio all’impresario e musicista Albino Cominotti: lanciò Ivana Spagna

SABBIONETA Si è tenuto stamattina  nella chiesa di San Giorgio, l’ultimo saluto ad Albino Cominotti, molto conosciuto in paese e non solo.
Negli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso, con i Radar Boys e successivamente coi The Dogs, aveva suonato nei locali del Nord Italia, in Germania e in Finlandia. Poi, dal ‘70 al ‘90 aveva scelto di fare l’impresario, carriera che aveva intrapreso con successo. I suoi gruppi, infatti, hanno suonato nelle grandi discoteche italiane, ma anche in Germania e Svizzera. Molti musicisti delle sue band sono poi entrati nel panorama musicale italiano della musica leggera.
Basti pensare che ha avuto e lanciato alcune tra le migliori cantanti italiane, come Ivana Spagna, Tiziana Rivale, Dora Carofiglio, Alexia e tante altre. Coi suoi gruppi Cominotti, che era partito dal nulla, ha saputo conquistare mezza Europa. Figure con cui sono rimasti legami di amicizia e di affetto testimoniate nelle tante visite di questi giorni. Perché Albino seguiva personalmente i suoi musicisti, macinando chilometri e chilometri di strada.
«Oltre al lavoro – affermano i familiari – c’era il lato umano. “C’è tanta Musica in me, c’è tanta felicità” sono parole di una canzone che Albino cantava spesso, espressione del suo carattere sempre positivo. Per lui il bicchiere era sempre mezzo pieno».
Nel 1996 aveva aperto a due passi da Sabbioneta il Dolce Vita, locale che era diventato subito punto di riferimento della zona, proponendo musica dal vivo, jazz e musica latino americana. La sua più grande soddisfazione, probabilmente, è la vittoria del figlio Giuseppe al festival di Sanremo, dove aveva accompagnato al pianoforte e curato l’arrangiamento del brano “Per dire di no” cantato da Alexia.
Ugo Boni