Al Manzoni di Suzzara lezioni di sport con Scemma e Rebuzzi

Studenti attenti e partecipi

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SUZZARA Lo sport non è solo attività fisica e pratica agonistica, ma anche educazione e cultura. Lo sanno bene gli studenti e le studentesse del liceo sportivo del “Manzoni”, presenti ieri mattina nel salone centrale dell’istituto suzzarese, assieme pure a qualche genitore, per la presentazione del libro “Sport per gioco” di Adalberto Scemma e Bebo Rebuzzi.
Un libro, come ha spiegato Scemma, nato per gioco ma che sta avendo un successo a livello nazionale e reso possibile grazie alla collaborazione degli studenti manzoniani: tra le pagine, infatti, abbondano impressioni e considerazioni degli alunni in merito agli incontri con personaggi del mondo dello sport nell’ambito di un percorso didattico per promuovere la cultura sportiva.
Fair play, motivazione, esempi da seguire: c’è questo e molto altro nei pensieri degli studenti raccolti dai due autori. «Questo libro è un’occasione di crescita per i ragazzi e non per quei genitori che si vogliono sostituire ad essi nelle varie discipline. Non si vuol fare una criminalizzazione delle mamme e dei papà, ma si vuol fare luce sul fatto che lo sport deve essere un momento di divertimento e anche una tappa di sviluppo umano per i nostri giovani» ha raccontato Rebuzzi che, curiosità, detiene da quarantacinque anni il record provinciale di salto in lungo (7,44 metri). «La valorizzazione della cultura sportiva – l’intervento dell’assessore alla scuola Raffaella Zaldini – è un vero insegnamento di vita; gli esempi che i ragazzi hanno ricevuto dai vari sportivi incontrati sono fondamentali». Insomma, un ritorno allo sport più puro, lasciando da parte il tifo e il livore (che purtroppo non mancano sugli spalti sia dei professionisti che degli amatori), per fare spazio ai valori di lealtà, di divertimento e di condivisione. Valori importantissimi sia per gli atleti che per gli uomini e le donne di domani.
Federico Bonati