Ancora stop alla produzione per la Iveco

SUZZARA – Come previsto sarà ancora cassa integrazione allo stabilimento Iveco di Suzzara: la crisi dei componenti – nello specifico di semiconduttori – prosegue senza che si intravveda la fine e per questo motivo l’azienda ha annunciato alle parti sindacali che verrà indetto un giorno di chiusura dello stabilimento per il 3 giugno. Questa giornata, unita alla festività del 2 giugno e alle giornate di sabato 4 e domenica 5, permetterà uno stop produttivo di quattro giorni e quindi di decongestionare i magazzini dato che, ed è ormai noto, gli ordinativi non mancano ma, in carenza di semiconduttori, procedono a rilento le immatricolazioni dei veicoli. Qualche discussione si sta invece venendo a creare tra azienda e sindacati e tra i sindacati stessi sull’utilizzo dei permessi annui retributi collettivi per coprire il giorno di chiusura del 3 giugno e sulla calendarizzazione della chiusura estiva dello stabilimento. Andando nel dettaglio l’azienda ha proposto un accordo alle parti sindacali, in cui si convenisse che la chiusura del 3 giugno possa essere coperta con permessi annui retribuiti collettivi, mentre per la chiusura estiva la direzione aziendale avrebbe proposto un periodo che va dal 1° agosto al 22 agosto compreso. Tuttavia alcuni sindacati avevano rilevato che risultavano programmati interventi di impiantistica nei reparti di lastratura e zincatura con conseguente chiusura degli stessi nell’ultima settimana di luglio e nell’ultima settimana di agosto. A questo punto, stando alle indiscrezioni che sono trapelate nell’ultimo incontro tra azienda e parti sociali, da parte di Fim Cisl ci sarebbe stata un’apertura verso la chiusura estiva del 22 agosto con la possibilità di utilizzare la cigo per la copertura degli ultimi giorni di chiusura. Sulla vicenda comunque non sono trapelate comunicazioni ulteriori e quindi l’unica certezza, a oggi, è quella della chiusura dello stabilimento nella giornata del 3 giugno, anche se non è escluso che anche tra il 6 e il 10 vi sia un altro giorno di chiusura. Il sindacalista Umberto Colella (Effetto Colella) ha chiesto maggiore chiarezza da parte dell’azienda, soprattutto nella gestione delle giornate di cassa integrazione.