Canneto deve restituire alla Regione 25mila euro di contributi

CANNETO Il comune di Canneto deve restituire alla Regione 25mila euro che aveva incassato come quota di cofinanziamento regionale all’interno della convenzione di Polizia Locale “Dei Fiumi e delle Torri”, capofila Asola. Una decisione, quella della Regione, che arriva in conseguenza della presa di posizione di Canneto di non aderire ad alcune modifiche della convenzione ma che il Comune di Canneto eseguirà senza alcun ricorso: lo ha confermato lo stesso sindaco  Nicolò Ficicchia spiegando che non esistono ragioni sia di natura economica che di opportunità per andare contro una situazione da lui stesso definita, «allo stato attuale del nostro servizio di polizia locale, del tutto marginale».
Facendo un rapido excursus della vicenda si risale al 2015 quando Canneto aderisce alla Convenzione di Polizia Locale “Dei Fiumi e delle Torri” con Asola (capofila), Acquanegra sul Chiese e l’Unione delle Torri (Comuni di Gazoldo degli Ippoliti, Mariana Mantovana e Piubega). A seguito di alcune proposte di modifica della convenzione presentate da Asola e non accettate dal comune di Canneto si era proceduto a una votazione che, a maggioranza, le aveva rese effettive, e di fronte a questa situazione l’allora commissario prefettizio  Francesco Palazzolo presentò un ricorso al Tar di Brescia che venne rigettato portando quindi alla richiesta di restituzione del contributo da parte della Regione.
Una circostanza di cui Nicolò Ficicchia non sembra però crucciarsi: «il servizio di polizia locale come organizzato dall’estromissione dalla Convenzione è certamente migliorato, avendo ora due agenti di polizia locale, quando in vigenza della Convenzione il servizio non era nemmeno minimamente garantito sul nostro territorio – si legge in documento della giunta cannetese – Il servizio di polizia locale come organizzato dall’estromissione dalla Convenzione ha certamente comportato un notevole risparmio di spesa rispetto all’eventuale prosecuzione dei rapporti convenzionati modificati secondo il testo novellato dal Comune Capofila ed approvato a maggioranza con il parere contrario del Comune di Canneto, risparmio quantificabile per i soli anni di durata residua sino allo scadere del quinto anno dalla sottoscrizione stimabile in 108mila euro. Pur apparendo incongruo – continua il provvedimento della Giunta – chiedere la restituzione dei contributi ricevuti al Comune di Canneto sull’Oglio stante la palese circostanza che lo stesso è stato “espulso” dalla convenzione, si è ritenuto che non sia interesse dell’Ente ricorrere avverso il decreto regionale sia per ragioni economiche, nuove eventuali spese legali, sia per evitare il procrastinarsi nel tempo di una vicenda riferita ormai a qualche anno orsono, sia per ragioni di opportunità istituzionale visti i rapporti che intercorrono tra i diversi Enti coinvolti. Appare quindi inopportuno proseguire oltre una vicenda comunque marginale sia per entità che per portata».