Maltrattamenti alla madre per avere denaro: giovane in manette

OLTREPO MANTOVANO  Una situazione decisamente drammatica, e di cui l’ultimo episodio – quello che si è concluso con il suo arresto – altro non è che il culmine di mesi e mesi di maltrattamenti nei confronti della madre che, invano, cercava di farlo ragionare: nel pomeriggio di venerdì, i carabinieri della stazione di Ostiglia hanno tratto in arresto, in flagranza, per il reato di Maltrattamenti in Famiglia, Resistenza e Violenza a Pubblico Ufficiale, un giovane residente nell’Oltrepò mantovano (vengono omessi ulteriori dati a tutela della vittima).
Questo ennesimo caso di “codice rosso” nella nostra provincia, è stato però risolto in tempo grazie alla fattiva collaborazione tra la stazione guidata dal maresciallo  Niccolò Genchi e la procura di Mantova: anche questa volta un dramma nascosto dalle mura familiari, in questo caso il figlio contro la madre. Già seguito dai reparti psichiatrici della provincia, il figlio non era nuovo a episodi di maltrattamenti e già qualche anno fa, non accettando i richiami della madre, vedova e con tante spese da sostenere, chiedeva insistentemente soldi per andarsi per procurarsi l’alcool per i locali del territorio.
Da pochi giorni la madre del si era rivolta ai Carabinieri del luogo che immediatamente hanno attivato le procedure previste per tale tipo di reato, notiziando l’Autorità Giudiziaria. Nonostante i vari interventi posto in essere dalle varie pattuglie intervenute in occasione degli atti di violenza posti in essere dal giovane verso la madre, giorno dopo giorno poneva in essere atti sempre più violenti che portavano a numerosi interventi dei militari della compagnia di Gonzaga.
Un crescendo inarrestabile, culminato, nel pomeriggio di venerdì scorso, nell’episodio finale: una telefonata avvertiva infatti i carabinieri che il giovane stava tentando di sfondare la porta dell’abitazione della madre per entrare e quando i militari sono arrivati sul posto hanno trovato il ragazzo ancora intento a prendere a calci la porta.
Alla vista dei militari il giovane non si calmava affatto e, anzi, in preda ai fumi dell’alcool e brandendo una bottiglia, si scagliava con insulti e minacce verso gli stessi carabinieri i quali, comunque, riuscivano a renderlo inoffensivo e a trarlo in arresto senza conseguenze fisiche nè per lui e nemmeno per loro: essendo il soggetto psichiatrico è dedito a procurarsi auto lesioniamo veniva subito tradotto presso la caserma di OstigliA dove durante le fasi di rito è stato monitorato a vista da militari di quel comando e successivamente portato presso il carcere di Mantova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.