Chiesa terremotata di Pegognaga la demolizione prosegue

Un abbattimento lento onde evitare inquinamento e rischi di sicurezza

PEGOGNAGA Chirurgo, l’hanno definito i Pegognaghesi. Quando glielo riferiamo,  Agostino Cardinali  ride. Ma non nasconde di sentirsi profondamente gratificato. La demolizione della chiesa parrocchiale dell’Assunta a Pegognaga é opera sua. «Vede – nota uno degli spettatori giornalieri – quale precisione e delicatezza usa chi manovra la tenaglia idraulica?E’ un’operazione che riduce a zero l’impatto con l’ambiente circostante». «E’ vero!», conferma il caposquadra demolizione Cardinali, da noi raggiunto nella pausa pranzo. Prosegue «Per manovrare la macchina occorrono estrema attenzione e notevole sensibilità nelle mani. Mi costano trent’anni di professione. Il paragone col chirurgo può sembrare irriverente, ma é molto similare. Anche noi abbiamo un consistente carico di responsabilità: siamo in pieno centro abitato e una manovra sbagliata potrebbe creare problemi». Da qui la scelta dei progettisti di demolire lentamente e in modo programmato, a fronte della possibilità d’abbattere in pochi istanti con l’esplosivo. Ma avrebbe provocato inquinamento e rischi di sicurezza per manovratori e residenti.