Lamaplast di Castiglione, cassa integrazione per 42 dipendenti su 69

CASTIGLIONE La vicenda Lamaplast va verso la direzione del salvataggio di un solo ramo d’azienda, che viene ceduto in affitto a una new company, e con la cassa integrazione per un anno che diventerà il destino di ben 42 dei 69 dipendenti dell’azienda di famiglia del sindaco castiglionese  Enrico Volpi. L’esito dell’ultimo incontro, avvenuto venerdì scorso, tra azienda e parti sociali, è stato comunicato ieri da queste ultime ai lavoratori in assemblea; e c’è anche disaccordo sulla formalizzazione di questo passaggio: per Enrico Volpi tale passo è stato condiviso con le parti sociali mentre Filctem-Cgil afferma che venerdì non è stato firmato alcun accordo sindacale.
L’ipotesi prospettata nei giorni scorsi si è così concretizzata: il ramo d’azienda non impegnato nell’automotive sarà preso in affitto da una new company e questa manterrà nel proprio posto di lavoro 27 dipendenti; per gli altri 42 si prospetta dunque cassa integrazione per un anno. I sindacati, come ci ha spiegato il segretario generale di Filctem-Cgil  Michele Orezzi «Venerdì non è stato aggiunto alcun accordo sindacale. Ci hanno solamente informato, come la legge prevede, dell’affitto del ramo d’azienda, cosa peraltro che la proprietà aveva già anticipato sui media locali una settimana fa. Al netto di quanto pensiamo su ciò che ci è stato presentato sul futuro dui questa azienda, che ci appare incerto e nebuloso – conclude Orezzi – la nostra priorità resta salvaguardare il più possibile i lavoratori e le loro famiglie».