Niente fondi dal Governo, saltano le opere in programma

SAN GIORGIO BIGARELLO La notizia era nell’aria da tempo, ma qualche giorno fa ha trovato conferma dall’annunciato taglio del Governo operato sui contributi statali spettanti ai nuovi enti nati da fusioni, che per cinque amministrazioni mantovane significa dover rivedere alcuni progetti che erano già stati messi in cantiere.
Nei giorni scorsi i rispettivi sindaci di Borgo Virgilio, Sermide e Felonica, Borgo Mantovano, Borgocarbonara e San Giorgio Bigarello si erano dati appuntamento nella sede della provincia per illustrare i termini della mozione che a giorni sarà approvata dai rispettivi consigli comunali per incalzare il governo centrale «affinché riveda la decurtazione di risorse». Va inoltre detto che la percentuale dei tagli è diversa a seconda dell’anzianità della fusione: più è recente e maggiore è l’incidenza. Aspetto che preoccupa non poco il sindaco di San Giorgio Bigarello Beniamino Morselli, Comune di quasi 12mila abitanti sorto dopo il referendum bis svoltosi nel settembre del 2018. «Avevamo pensato a un investimento per riqualificare la piazza di Gazzo Bigarello e alla riduzione delle tariffe di mensa e trasporto scolastico – ha spiegato il primo cittadino – ma adesso tutto viene rimesso in discussione».
Questo perché a fronte del milione e 100mila euro prospettato, ne arriveranno invece 477mila. «Se non ci sarà una marcia indietro del Governo – ha aggiunto il vicesindaco e già sindaco di Bigarello Barbara Chilesi – saremo costretti a rinunciare ad alcune opere. Di sicuro non toccheremo i servizi, ma è chiaro che questa decisione penalizza in particolare i Comuni appena fusi come il nostro.

Matteo Vincenzi