Pirossina: agroalimentare e sindaci uniti contro la discarica

L’appello di Ruzzenenti: “Sforzo di tutti, se no saranno guai”

pirossina
Uno scorcio della Pirossina.

CASTIGLIONE Un duplice appello, da Castiglione e da Medole, per fare in modo di scongiurare il rischio che l’ex cava di ghiaia Pirossina possa diventare una discarica di rifiuti. A lanciare il duplice appello sono il sindaco di Medole  Giambattista Ruzzenenti e il consigliere di minoranza castiglionese  Nicola Ferrari. Con il primo che invoca uno sforzo, anche economico, di tutti i sindaci della zona e del Comune di Castiglione; e con il secondo invece che sprona l’amministrazione comunale castiglionese a intraprendere la strada per la creazione del distretto alimentare.
I due appelli arrivano dopo la notizia secondo cui, almeno per ora, dalla Regione non c’è la disponibilità a finanziare il progetto di realizzazione di una vasca di laminazione nella grande ex cava alle porte di Gozzolina. Le attuali stime parlano infatti di 12 milioni di euro necessari per realizzare il progetto, e da Milano almeno al momento non ci sarebbe l’intenzione di mettere a disposizione tale somma.
«La situazione è molto delicata – afferma il sindaco Ruzzenenti -. Chiedo uno sforzo comune per evitare che si ripeta la situazione di un paio di anni fa, quando si corse il rischio di veder nascere una discarica alla Pirossina. Chiedo uno sforzo anzitutto del Comune di Castiglione, della Regione e del consorzio di bonifica Garda Chiese. Ma anche gli altri Comuni dell’Alto Mantovano possono fare la propria parte: perché una discarica nell’ex cava riguarderebbe non solo Castiglione e Medole, ma tutto il nostro comprensorio. Il nostro Comune, per bonificare una porzione di terreno afferente alla pirossina in territorio medolese, anni fa ha già investito quattro milioni di euro. Penso che un Comune come castiglione, grande almeno cinque volte Medole, possa fare uno sforzo economico sostenuto da Regione e Garda Chiese. Anche perché sottolinea concludendo Ruzzenenti – non sono necessari 12 milioni di euro. Sarebbero sufficiente anche la metà».
Dal canto suo il consigliere castiglionese Nicola Ferrari (gruppo Agire) invita l’amministrazione comunale a intraprendere la strada verso la creazione del distretto agroalimentare, proposto da Agire durante la campagna elettorale: «Tale distretto – spiega Ferrari – sarebbe una tutela per tutto il territorio e ci mettere al riparo dal rischio legato a una possibile discarica. Il sindaco  Enrico Volpi più di una volta ha spiegato che non c’è interesse da parte degli operatori del settore, ma da un accesso agli atti ci risulta non sia così. Questo è il momento per iniziare davvero il percorso verso il distretto alimentare, a tutela di tutto il nostro territorio e delle numerose aziende del settore che operano a Castiglione».

Giovanni Bernardi