Raffica di truffe sventate grazie alle segnalazioni dei cittadini

MOGLIA  – Il metodo di azione della truffa ormai è chiaro: dall’altro capo del telefono un sedicente avvocato informa il malcapitato di turno, spesso un anziano, che un proprio parente è stato fermato dai carabinieri perché circolava in auto senza assicurazione (o per altri motivi più fantasiosi, l’ultimo dei quali la rimozione della propria auto causa gara podistica, con annessa multa da pagare). Immediatamente scatta la richiesta di denaro, se non addirittura oggetti preziosi, come cauzione per “liberare” il parente in questione o per risolvere la grana, spesso descritta in maniera piuttosto frettolosa per prendere in contropiede chi sta ascoltando, giocando sull’emotività. In questi ultimi giorni a Moglia si sono verificati poco meno di una decina di questi tentativi di frode, tutti fortunatamente andati male per i truffatori, che si sono visti riagganciare il telefono in faccia, con conseguente comunicazione alle forze dell’ordine.
Un tema sul quale si è espresso così l’assessore alla sicurezza Damiano Nigro: «Queste truffe sventate dimostrano l’utilità del passaparola e di un progetto come il Controllo del Vicinato; sono soddisfatto, ma non bisogna mai abbassare la guardia. Non smetteremo mai di dirlo, ricordandolo soprattutto ai nostri parenti più anziani, che nessuno avvocato o rappresentante delle forze dell’ordine chiede soldi o gioielli. Purtroppo questi malintenzionati sanno bene che questo è un periodo in cui circola più denaro, soprattutto con le riscossioni delle tredicesime, quindi cercano di approfittarne. Serve sempre la massima attenzione e, nel dubbio, chiamare polizia o carabinieri».